- 30 novembre 2018, 08:55

Piaggio Aerospace, mattinata di sciopero per i dipendenti. La rassicurazione del ministro Di Maio: "Lunedì il commissario e gli stipendi" (FOTO e VIDEO)

Questa mattina la manifestazione degli operai dello stabilimento ingauno, in corteo sull'Aurelia bis e giunti fino al casello autostradale di Albenga. Dopo le parole del ministro il corteo si è sciolto, ma Ferraro (Cgil) non demorde: "La nostra è una tregua armata". Lunedì in Regione l'incontro con il presidente Toti.

AGGIORNAMENTO ORE 13.30: sono arrivate le dichiarazioni del ministro Di Maio. "Vorrei rivolgere un messaggio ai lavoratori della Piaggio che in questo momento sono giustamente preoccupati e in apprensione - ha dichiarato il ministro del lavoro - ho sentito anche il governatore della Regione: noi lunedì, massimo martedì mattina, avremo il nome del nuovo commissario e pagheremo gli stipendi. La procedura l'abbiamo fatta in tempi record per individuare il nuovo commissario, nella giornata di lunedì sarà formalmente fatta la nomina così da poter pagare subito gli stipendi. Chiedo di attendere altri pochi giorni e di fidarsi di noi, perché l'obiettivo e pagare gli stipendi con nuovo commissario che arriverà nel primo giorno della settimana prossima".

Lorenzo Ferraro comunica che la manifestazione è sciolta: "La nostra è una tregua armata".

Lunedì una delegazione presenzierà all'incontro in Regione con il presidente Toti.

AGGIORNAMENTO ORE 13.00: Lorenzo Ferraro (Cgil): "Il ministro Di Maio ci dia una comunicazione che garantisca che lunedì ci sarà un commissario che paghi gli stipendi. Capiamo che stiamo provocando un disagio, per noi situazione spiacevole".

Paola Boetto, RSU: "Ogni giorno una sorpresa negativa: dobbiamo ricostruire un rapporto con il governo, quello con la dirigenza è ormai fallito. Pronti a riprendere a lavorare il prima possibile, ma ci garantiscano lo stipendio".

Dalla Provincia giungono anche le dichiarazioni del neo presidente Pierangelo Olivieri: "Argomento delicatissimo: mi sono interfacciato con i sindacati e le rsu. Abbiamo un incontro programmato in Regione per lunedì alle 10.00, necessario e indispensabile che arrivi la nomina del commissario".

AGGIORNAMENTO ORE 12.30: il corteo ha raggiunto il casello dell'autostrada di Albenga. Presente anche il sindaco ingauno Giorgio Cangiano che ha dichiarato: "Il problema, che già sarebbe gravissimo per Albenga e Villanova, in realtà è grave per tutto il territorio. La questione deve essere trattata con l'urgenza che merita. Quanto accaduto ieri è stato gravissimo e il governo deve nominare subito un commissario che possa prendersi impegni immediati".

Lorenzo Ferraro (Cgil) comunica che, se non arriverà al più presto la comunicazione garantita da Di Maio, l'autostrada verrà bloccata.

Iniziano le proteste di camionisti e automobilisti che suonano il clacson, una signora è scesa dalla macchina per lamentarsi contro il corteo: i lavoratori Piaggio hanno fatto presente che loro sono lì per tutelare il loro lavoro, le loro famiglie e i loro bambini.

Un furgone che trasporta sangue è stato lasciato transitare regolarmente.

Anche gli operai LaerH si uniscono alla protesta. Il commento di Mazziotta (Uil):

Le immagini della protesta:

AGGIORNAMENTO ORE 11.30: il corteo Piaggio esce a Bastia, l'Aurelia bis torna libera. Intanto si è conclusa l'assemblea LaerH: i lavoratori escono dall'azienda e a loro volta scendono in strada, si uniranno alla marcia dei dipendenti Piaggio e insieme andranno verso l'autostrada. Se non dovesse arrivare l'impegno scritto promesso dal ministro Di Maio, potrebbero decidere di bloccarla.

AGGIORNAMENTO ORE 11.00: il ministro del lavoro Luigi Di Maio, contattato telefonicamente proprio mentre il corteo sa sfilando, ha dichiarato che firmerà un impegno scritto per la nomina entro lunedì del commissario. La marcia continua fino a quando i rappresentanti sindacali non riceveranno copia di questo documento, una volta ricevuto l'atto ufficiale il corteo rientrerà.

Piaggio: incontro in Prefettura tra il presidente della Regione Toti, il sindaco Bucci e le delegazioni sindacali (leggi QUI)

AGGIORNAMENTO ORE 10.45: i lavoratori dello stabilimento Piaggio di Villanova d'Albenga sono in contatto con quelli di Genova, anch'essi in sciopero. La protesta genovese sembra aver bloccato la rotonda nei pressi dell'aeroporto (leggi QUI). Nel frattempo, Aurelia bis bloccata in entrambi i sensi di marcia tra Albenga e Villanova.

Solidarietà ai lavoratori Piaggio arriva anche da Casapound Savona:

"Casapound Savona si stringe attorno ai lavoratori della Piaggio Aerospace ed ai loro familiari vittime della crisi finanziaria che ha investito già da tempo questa Azienda leader nel settore. Dopo la "fumata nera" di ieri mattina evinta dall'incontro in Unione Industriali, oltre ai posti di lavoro, vengono messi in discussione anche gli stipendi del mese di novembre. Questo è l'ennesimo colpo di grazia che ha investito la Provincia di Savona in termini occupazionali. È sconcertante l'immobilismo delle nostre Istituzioni impegnate molto probabilmente nel difficile, ma quanto mai efficace compito della "distrazione di massa" senza minimamente preoccuparsi della disastrosa situazione sociale che sta colpendo il territorio Savonese".

AGGIORNAMENTO ORE 10.00: Lorenzo Ferraro (Cgil): "Non arrivano notizie, scendiamo in strada. Ci dispiace creare disagio ma è l'unico modo per essere ascoltati". 

La diretta di Savonanews:

Il corteo, composto da circa 500 lavoratori, ha bloccato l'Aurelia Bis e si dirige verso Albenga.

L'affluenza non è mancata questa mattina davanti allo stabilimento Piaggio Aerospace di Villanova d'Albenga. I lavoratori già dalle prime ore del mattino si sono uniti in picchetto a seguito della notizia arrivata ieri in Unioni Industriali sul ritardo nel pagamento degli stipendi.

"Non è solo un ritardo - spiega Lorenzo Ferraro Cgil - non credo si siano resi conto di quanto hanno combinato. L'unico che poteva pagare gli stipendi era l'amministratore delegato. Non lo ha fatto e ora anche se subentrerà il commissario per pagare la mensilità mancata. dovrà attivare una complicata e lunga procedura. Adesso quello che chiediamo è che il Prefetto si attivi con il Governo che sia nominato immediatamente il commissario e che si attivi subito in tribunale per erogare gli stipendi e mandare avanti l'attività. Siamo pronti ad andare avanti ad oltranza in mancanza di riscontri".

Una piccola contestazione, questa mattina all'esterno dello stabilimento villanovese, quando due persone si stavano apprestando ad entrare in azienda: data la manifestazione in atto, i due hanno cambiato idea tornando sui propri passi.

Solidarietà ai manifestanti da parte delle donne della mensa, che hanno portato un carrello con the caldo per scaldare i lavoratori in sciopero.

Il commento del sindaco di Villanova d'Albenga, Pietro Balestra: "Sconcertante come l'Azienda Piaggio sia riuscita a rimangiarsi anche l'ultimo impegno assunto pochi giorni or sono davanti alle rappresentanze dei lavoratori lasciando senza stipendio i dipendenti. Tutto ciò è gravissimo e denota la totale mancanza di rispetto e di umanità verso le persone prima ancora che verso le professionalità, il che ci deve fare riflettere molto sulle iniziative non solo istituzionali che il territorio deve intraprendere, ma è ancora più sconcertante il silenzio assordante di oggi e degli ultimi anni di quelle Istituzioni superiori che avrebbero dovuto garantire il rispetto dei patti sottoscritti: è una vergogna in un momento così grave lasciare senza stipendio 1200 famiglie".

Il gruppo Piaggio Aerospace ha dichiarato l'insolvenza presentando richiesta di amministrazione straordinaria in data 22 novembre. Lo scorso 27 novembre il ministero dell'Economia ha avviato la selezione dell'organo commissariale, che sarà formato da uno o tre componenti, scelti a sorteggio tra quanti avranno dato disponibilità. Secondo le indiscrezioni riportate dai sindacati la scelta sarà fatta lunedì mattina.

Il gruppo entrato in crisi in seguito alla mancata vendita del ramo d'azienda che produce i piccoli aerei privati di lusso, sul blocco della commessa governativa da quasi 600 milioni per un drone militare.

L'incontro al MISE sulla vertenza è stato fissato per il 7 dicembre, sindacati e rappresentanze aziendali hanno però reclamato più volte un anticipo dell'appuntamento.

Mara Cacace