Era il 1861 quando l’Italia, dopo l’unificazione, vede per la prima volta spopolare il suo territorio in seguito ai grandi e intensi flussi migratori. In quegli anni, per svariati problemi (arretratezza agricola, alto tasso di analfabetismo, pesante debito pubblico e forte carenza di lavoro), gli uomini italiani iniziano a spingersi oltreoceano (America Latina, Argentina e Brasile) con la speranza di trovare un’occupazione dignitosamente redditizia. Qualche decennio dopo, nel 1890, l’Italia viene colpita da una nuova ondata migratoria. Stavolta, la maggior parte degli italiani sceglierà gli Stati Uniti d’America, negli anni della grande crescita economica. Proprio lì ed esattamente a New York, considerata l’alta percentuale di immigrati italiani, nascerà il famoso quartiere “Little Italy” (Piccola Italia). Quest’alto flusso migratorio continuerà per molti anni, conoscerà una battuta d’arresto soprattutto con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, per poi riprendere negli anni successivi. Insomma, questo fenomeno che, dovrebbe riguardare solo il passato, anche se ha assunto nei secoli forme e caratteristiche differenti, ancora oggi non si è concluso.
Proprio negli ultimi anni, l’emigrazione degli italiani all’estero sembra essersi intensificata, registrando dati davvero demoralizzanti. Infatti, stando alle statistiche 2017-18 della Fondazione Migrantes (Rapporto Italiani nel Mondo[1]) l’emigrazione estera non solo si è accresciuta, ma risulta essere anche unidirezionale. Spesso, chi parte dall’Italia verso l’estero dopo aver trovato una sistemazione lavorativa e magari aver “messo su famiglia” non ritorna più nella propria terra natia. I dati parlano chiaro: gli italiani residenti fuori dai confini nazionali, negli ultimi due anni, sono 4.973.942 (quasi 5 milioni). È confermata la forte presenza di comunità italiane in Argentina, Germania, Brasile, Francia, Svizzera e Belgio, con rilevanti incrementi nel Regno Unito. Tra le regioni italiane, “vittime” di quest’enorme piaga sociale, spicca la Lombardia, che registra 22.981 residenti all’estero, seguita da Veneto (11.611) e Sicilia (11.501). La Liguria si posiziona al sedicesimo posto di questa classifica con circa 3.000 iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). In generale, la fascia d’età più colpita è quella tra i 18 e i 34 anni. Recentemente, però, risulta essere in largo aumento la “fuga” degli over 50. Sono per la maggior parte uomini che, spesso oppressi dai numerosi problemi economici o dalla mancanza di un’occupazione soddisfacente, decide di fare le valigie e partire per migliorare la propria vita. Analizzando le statistiche, la situazione sembra davvero avvilente.
Di chi è la colpa di tutto questo? Non volendo entrare in merito alla questione, l’unica cosa che possiamo fare è cercare di guardare il lato positivo (non è mai troppo tardi per intraprendere nuove esperienze e darsi nuove opportunità) e soprattutto consigliare dei modi efficaci per attutire la nostalgia derivante dalla mancanza dei propri affetti, della propria casa, ma anche del buon cibo italiano. Infatti, sono tantissimi gli emigrati all’estero che “rimpiangono” i prodotti tipici del proprio territorio: in primis pasta, olio e vino. È vero che, oggi, è possibile trovare questi prodotti anche all’estero (nei supermercati o nei ristoranti italiani), ma sicuramente la qualità del prodotto non sarà mai la stessa e da “buoni intenditori” gli italiani ci fanno sempre caso. Cosa fare in questi casi per far sentire meno lontani da casa i nostri cari?
Un’ottima soluzione, per esempio, potrebbe essere quella di rivolgersi ad aziende dinamiche ed innovative, come Spedire Adesso. L’impresa, formata da un team di giovani professionisti, offre e garantisce un servizio di spedizione pacchi, valigie, buste e pallet in tutti i paesi dell’Unione Europea e in alcuni paesi extra Cee, con consegna a domicilio da 48/92 ore, con tariffe molto convenienti e modalità di pagamento sicure. Si può spedire merce di ogni tipo: abbigliamento, alimenti (adeguatamente imballati), apparecchi elettronici, oggettistica, libri, strumenti musicali, attrezzature sportive, ecc. Inoltre, grazie al sistema di tracking online è possibile monitorare gratuitamente la spedizione in ogni sua fase, dal ritiro alla consegna.
Perché non sorprendere il nostro familiare con un regalo e renderlo felice? In fondo, anche se distanti, basta davvero poco per far sorride gli occhi e il cuore delle persone che amiamo.