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Attualità | 27 novembre 2018, 17:12

Omogenitorialità, l'assessore Campora: "Tema delicato, noi applichiamo solo la legge"

Interrogazioni da parte delle opposizioni e associazioni presenti in aula. L'assessore Campora: "Tema delicato su cui deve legiferare lo Stato. Abbiamo sottoposto problema all'avvocatura e abbiamo seguito le sue indicazioni secondo la legge". Proteste in aula, sabato 1 dicembre manifestazione per i diritti delle famiglie omosessuali

Omogenitorialità, l'assessore Campora: "Tema delicato, noi applichiamo solo la legge"

Continua la polemica contro la decisione del Comune di Genova di presentare opposizione all'ordinanza del Tribunale che prescriveva il riconoscimento di due madri nel certificato di nascita di una bambina genovese.

In occasione del consiglio comunale è stata presentata una serie di interrogazioni a risposta rapida da Alessandro Terrile (Pd), Enrico Pignone (Lista Crivello) Stefano Giordano (M5S) e Paolo Putti (Chiamami Genova): tutti i consiglieri di opposizione hanno chiesto informazioni sul ricorso del Comune. In aula per seguire il dibattito famiglie e attivisti per i diritti civili.

Anche il Coordinamento Rainbow e le Famiglie Arcobaleno in Comune, il commento di Stefano Musso:

Non ha comunque lasciato spazio a dubbi la risposta dell'assessore Campora, che ha ribadito la linea dell'amministrazione, nessun riconoscimento della genitorialità alle coppie omosessuali perchè lo prescrive la legge, anche se nel merito opposizioni e famiglie non sono d'accordo.

"Questo è un tema estremamente delicato: riguarda le persone - ha spiegato Campora in aula - Lo stato che deve legiferare e le Amministrazioni che devono applicare le leggi dello Stato. A oggi non esiste una interpretazione univoca. Il Comune, quando si è presentato il caso, lo ha sottoposto all’ Avvocatura comunale, che ha dato parere negativo. Su questo parere negativo il Comune di Genova ha basato il ricorso avverso la sentenza del Tribunale di Genova". Una risposta che scontenta molti, a partire dalle famiglie che si sentono discriminate. 

"Ci aspettavamo una risposta direttamente dal sindaco Bucci, e non da un'assessore - afferma l'avvocato Ilaria Gibelli, legale della coppia di donne protagonista della vicenda - L'amministrazione si nasconde dietro formalismi e mette in discussione i diritti di venti bambini genovesi".

"La vicenda è incomprensibile - aggiunge il consigliere del Pd Alessandro Terrile - Il Comune continua la sua battaglia contro i mulini a vento, invece che aiutare chi ha bisogno e descrivere la realtà si decide un accanimento contro chi vive il proprio amore nei confronti del partner o dei figli come ritiene meglio per sé".

Proprio in relazione ai i temi dell'omogenitorialità e dei diritti, il Coordinamento Rainbow lancia, insieme ad altre realtà associative, la manifestazione di sabato 1 dicembre in piazza della Meridiana, il tutto all'insegna dello slogan "All FAmilies Pride".

 

Carlo Ramoino


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