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Politica | 23 novembre 2018, 12:09

Il Coordinamento Rainbow contro il Comune: "Così si rende orfana una bambina"

Duro comunicato dell'associazione per i diritti Lgbtq, che stigmatizza la decisione dell'amministrazione Bucci di opporsi alla decisione del Tribunale che chiedeva la registrazione di due madri nell'atto di nascita di una bambina, e annuncia mobilitazioni per il prossimo consiglio comunale

Il Coordinamento Rainbow contro il Comune: "Così si rende orfana una bambina"

Il Comune di Genova ha esposto reclamo al decreto con cui il Tribunale di Genova ha ordinato la registrazione di entrambe le mamme nell’atto di nascita di una bambina genovese, figlia di due donne lesbiche.

Il Coordinamento Liguria Rainbow sottolinea che la decisione del Tribunale si basa su quanto prevede la legge 40/2004 all’art.8, per cui sono riconosciuti genitori del bambino nato attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) la coppia firmataria del consenso informato. "Questa norma in Italia si applica per le coppie eterosessuali anche non coniugate, e non c’è ragione per cui siano escluse quelle omosessuali, come riaffermato dai giudici di Genova e, prima di loro, dai giudici di altre città, tra cui segnaliamo le sentenze di Pistoia e Bologna dello scorso Luglio - scrivono in un comunicato stampa gli attivisti del Coordinamento Rainbow - Le avvocate delle due mamme, Elena Fiorini e Ilaria Gibelli, hanno dichiarato di non essere per nulla stupite dal reclamo del Comune di Genova e tuttavia convinte della fondatezza della decisione del Tribunale di Genova, conforme al diritto italiano ed internazionale perché fondato sull'interesse superiore del minore, in particolare sul diritto all'identità personale e alla bigenitorialità, imponendo ad entrambe le mamme doveri e obblighi oltre che diritti".

"In una materia in costante cambiamento come il diritto di famiglia - dicono le legali - è normale e si è sempre verificato che sia la realtà sociale a determinare mutamenti giurisprudenziali e legislativi e le famiglie oggi sono anche una bimba con due mamme".

“Il sindaco Marco Bucci non vuole vedere la realtà dei fatti: esiste una bambina, che ha poco più di un anno, nata grazie al desiderio di diventare mamme di due donne che si amano - attacca il coordinamento Rainbow - Negare il riconoscimento di una delle due donne come genitrice non cambierà nulla di questa realtà se non nel rendere più difficile la vita della bambina. Una madre non sarà riconosciuta dalla scuola, dal medico, in ospedale, in viaggio fuori dai confini; e cosa succederebbe in caso di separazione? E in caso di morte dell’unica genitrice al momento riconosciuta? Così facendo Bucci non difende alcun minore, mentre viola nei fatti l’identità personale di una bambina che sarebbe così privata del suo nucleo familiare di riferimento. La scelta del Sindaco è meramente ideologica e rientra nel solco di decisioni nazionali mirate a negare il valore delle differenze. Una politica che sceglie lo stigma, la colpevolizzazione e incita all'odio dell'altro: in questa direzione marciano molte esternazioni dei Ministri Salvini e Fontana, il ddl Pillon e il decreto sicurezza".

L'associazione per i diritti Lgbtq lancia poi un invito alla mobilitazione: "Invitiamo i cittadini a presenziare ai lavori del prossimo consiglio comunale davanti a Tursi alle ore 14 martedì 27 novembre, Bucci dovrà fornire le motivazioni su cui ha basato il suo appello. Inoltre per il primo dicembre il CLR sta organizzando una grande manifestazione per riaffermare la dignità di tutte le famiglie: scenderemo in piazza ancora una volta al grido di #allFamiliesPride #èl'amorechecreaunafamiglia. Appuntamento alle ore 15 in Piazza Meridiana".

Redazione


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