Si è tenuta questa mattina la Commissione consiliare sulla vendita in blocco delle otto farmacie comunali genovesi. "La delibera - si legge in un comunicato del Partito Democratico di Genova - presentata dalla giunta, non ha convinto solo noi, ma anche gli altri consiglieri dell’opposizione e diversi esponenti della maggioranza. Per questo motivo, al termine dei lavori, la maggioranza, spaccata al suo interno, è stata battuta ed è stato approvato il rinvio della discussione del provvedimento a un’altra Commissione, prima di passare al voto in Consiglio comunale".
"In questa maniera avremo più tempo per analizzare meglio gli otto punti vendita e fare un confronto con altre città italiane, dove si è affrontata la medesima questione - si legge ancora nel documento del Pd - E soprattutto chiederemo alla giunta di avviare un percorso chiaro con i sindacati, per garantire il futuro dei 42 dipendenti. La mancanza dell’assessore Viscogliosi oggi in Commissione ci preoccupa: il futuro dei lavoratori comunali deve essere garantito per scritto, altrimenti se i dipendenti perderanno il posto di lavoro questa volta sarà chiaro di chi sarà la responsabilità.La delibera sulla vendita in blocco delle otto farmacie comunali non è accettabile sia nel metodo seguito per formularla che nella sostanza delle decisioni assunte dall’amministrazione. Questo provvedimento, voluto fortemente dalla giunta, non è stato adeguatamente condiviso con i consiglieri, i dipendenti coinvolti e i sindacati che li rappresentano. Si è arrivati in Commissione quando la decisione era già stata presa dalla giunta, nonostante a più riprese avesse risposto, alle nostre interrogazioni in merito, parlando di una semplice ipotesi di vendita.A nostro giudizio è anche mancata un’analisi approfondita delle otto realtà farmaceutiche che si vanno a cedere al privato, nella delibera si cita una perizia di cui noi consiglieri non abbiamo mai preso visione e che vorremmo consultare".
"Oggi in Commissione, insieme ai dipendenti e ai sindacati, ci siamo opposti a una scelta che ci sembra presa con l’unico obiettivo di fare cassa, considerato che l’azienda Farmacie Genovesi è in attivo, rappresenta un fiore all’occhiello per il Comune e offre un primo presidio sanitario pubblico di qualità nei nostri quartieri - prosegue la nota stampa - Questa mattina sarebbe stata utile e importante la presenza in Commissione del sindaco Marco Bucci che ha la delega alle società partecipate ed è proponente, in quest’aula e anche al di fuori del Palazzo, di questa delibera. Al primo cittadino avremmo chiesto quale è l’assetto delle partecipate in cui va a inserirsi la delibera sulla svendita delle farmacie comunali, perché di questo si tratta considerato il prezzo quasi di favore indicato nel documento: dieci milioni di Euro, che non sappiamo a cosa saranno destinati dall’amministrazione e noi vorremmo vincolati a progetti per il diritto alla salute dei genovesi, come la realizzazione della Casa della Salute in Valpolcevera. Non da ultimo avremmo sottolineato anche al sindaco la necessità di stabilire e indicare sul documento maggiori tutele per i lavoratori".