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Eventi | 19 novembre 2018, 14:20

Festival dell’eccellenza al Femminile: la donna nella scienza e nel sacro attraverso la storia e l'arte

Fra gli ospiti, la scienziata Alessandra Sciutti, il teologo Vito Mancuso e la biblista Rosanna Virgili per parlare di "Genova Città di Maria". La giornata si chiude all’insegna del teatro. In scena alla Commenda, lo spettacolo “Ecce Virgo” di Angela di Maso con Gaia Aprea e Luca Lazzareschi

Festival dell’eccellenza al Femminile: la donna nella scienza e nel sacro attraverso la storia e l'arte

La figura femminile nella scienza e nel sacro attraverso l’arte e la storia, sarà al centro della prossima giornata del Festival dell’eccellenza al Femminile. Fra gli ospiti, la scienziata Alessandra Sciutti, il teologo Vito Mancuso e la biblista Rosanna Virgili per parlare di "Genova Città di Maria". La giornata si chiude all’insegna del teatro. In scena alla Commenda, lo spettacolo “Ecce Virgo” di Angela di Maso con Gaia Aprea e Luca Lazzareschi.

Martedì 20 novembre l’attività di FEF14 comincia alle ore 15 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Genova (Via Balbi 2) con il capitolo Donne e Scienza. “Comunicazione al tempo dei robot” è il titolo di un incontro (con diritto a CFU) che vede protagonisti la scienziata Alessandra Sciutti e il filosofo del linguaggio Carlo Penco. Presenta Carla Olivari, Presidente Amici del Museo di Storia Naturale, e conduce Manuela Arata, Presidente Makers’ Village.  Alessanda Sciutti, giovane eccellenza genovese, vince una borsa europea per la ricerca sulla comunicazione delle “persone elettroniche”, termine usato dall’Unione nella nuova normativa per la disciplina in materia di robotica. Per la prima volta nella storia della robotica accanto ai finanziamenti per la ricerca l’Unione Europea affronta in sede di legislazione le questioni etiche, economiche, giuridiche e sociali che si pongono nel settore della robotica e dell'intelligenza artificiale Come utilizzare le scoperte sulla comunicazione tra umani per perfezionare il linguaggio dei robot.

Alla stessa ora - con una visita guidata a Palazzo San Giorgio e alla statua della Madonna che il 25 marzo 1637 fu incoronata Regina di Genova. Con Pietro Pero e Silvana Riteri, Consoli di “A Compagna”, e Anna Maria Campello, autrice “Genova e i musicisti nelle sue strade”  - partono una serie di incontri dedicati a Maria Regina di Genova.

Si prosegue (alle ore 16.00 - Palazzo Ducale Accademia Ligure di Scienze e di Lettere) con la presentazione del libro “La via della bellezza” (Garzanti editore), in presenza dell’autore Vito Mancuso, teologo e scrittore. Conduce Stefano Bigazzi. Perché rimaniamo incantati davanti a un volto umano o a un dipinto? Perché ricerchiamo quella rivelazione, quell’epifania che definiamo bellezza? Vito Mancuso affronta in questo affascinante e recentissimo libro un mistero dell’uomo attraverso la bellezza verso la verità.

A seguire (ore 17.30, nella stessa location) la Tavola rotonda “Genova Città di Maria”, in cui Mancuso sarà affiancato da Valerio Vernesi, storico dell'arte per l'Istituto Enciclopedia Italiana Treccani, la biblista e vaticanista Rosanna Virgili, la direttrice del Museo Diocesano Paola Martini e Valentina Fiore del Polo Museale della Liguria.  Nel 1637 Maria fu incoronata Regina di Genova con una fastosa cerimonia in San Lorenzo. Il cardinale Giovanni Domenico Spinola, nell’entusiasmo dei devoti, celebrò l’incoronazione di Maria, a lei vennero offerti i simboli del potere: la corona, lo scettro e le chiavi della città. La via Mariana a Genova è affollatissima di moltissime chiese, edicole e santuari dedicati alla vergine. Incontro realizzato in collaborazione con Treccani Eventi.

La giornata si chiude nella suggestiva sala Museoteatro della Commenda (ore 19) con lo spettacolo “Ecce Virgo” di Angela di Maso (Premio Enriquez 2018 miglior Drammaturgia). In scena, Gaia Aprea (Premio Le Maschere 2018 - Migliore Attrice Protagonista) e Luca Lazzareschi (Premio Enriquez 2018 - Miglior Attore Protagonista). Si racconta la storia di una monaca di clausura che ha una grave colpa da confessare e sente il bisogno di essere assolta. Ma l’assoluzione per lei non significa remissione o liberazione dal peccato commesso, come da precetto cristiano, bensì comprensione, condivisione e accettazione. La performance sarà il risultato di un laboratorio durante il quale gli artisti coinvolti si sono interrogati insieme al pubblico partecipante sui temi affrontati e sulel modalità della creazione: Cosa sono la musica e la musicalità nella scrittura teatrale? Perché le battute di un testo devono avere un ritmo? Quando l’ispirazione diventa un bluff al cospetto della metodologia?

Redazione

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