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| 15 novembre 2018, 18:15

Disponibili i fondi della comunità europea per il raddoppio ferroviario Andora–Finale

Sorprende il fatto che nessuno, tranne il sindaco Demichelis, abbia preso in considerazione la concreta possibilità di finanziare l’opera tramite l’utilizzo dei fondi europei, come suggerito dalla Commissaria Europea Corina Cretu

La Commissaria Europea Corina Cretu (foto di Mihai Bursuc)

La Commissaria Europea Corina Cretu (foto di Mihai Bursuc)

Il raddoppio della nuova linea ferroviaria ridurrà i tempi di percorrenza per merci e passeggeri. Da Milano e Torino si potrà giungere nelle spiagge di Andora, Alassio e Finale Ligure in sole due ore, con meno disagi e ritardi per i treni passeggeri,  il transito delle merci nel ponente ligure sarà molto più veloce.

Tutto questo potrebbe diventare realtà se venisse presa in considerazione la disponibilità resa pubblica il 26 settembre dalla Commissaria Europea Corina Cretu, che durante la sua eccezionale visita ad Andora (mai nessun personaggio di tale caratura è giunto né nel Ponente Ligure, né nella città andorese) ha dichiarato ufficialmente che i fondi necessari per il raddoppio ferroviario sulla tratta Andora–Finale possono essere interamente finanziati dall’Unione Europea.

La Commissaria per le Politiche Regionali Corina Cretu ha aderito ad un invito da parte del Sindaco di Andora Mauro Demichelis, nonché dell’Associazione “Europei per l’Italia” ed è giunta ad Andora proprio per conoscere le necessità locali e regionali: ha dimostrando molta attenzione e disponibilità alle richieste puntuali e precise esposte dal Sindaco durante la riunione di lavoro avvenuta nel palazzo comunale.

Le testuali parole espresse dalla Commissaria sono state: "Sono già a disposizione 12 miliardi di euro proprio per i progetti legati ai trasporti, nell'ambito del cosiddetto Piano Juncker. Posso suggerire agli amministratori di prendere contatto con la Banca Europea degli Investimenti a Roma. Il Piano è una possibilità da esplorare per trovare i fondi per il raddoppio ferroviari. Raccomando di negoziare subito la richiesta di finanziamento per la Liguria e Andora nel campo della programmazione 2021-2027, insieme con il governo italiano".

In questi giorni assistiamo a un dibattito molto vivace tra autorità locali, regionali e nazionali proprio a riguardo dei finanziamenti necessari alla costruzione del doppio binario.

In maniera del tutto sorprendente, alcuni politici dichiarano che parte dei fondi già destinati al progetto sono spariti, mentre altri politici affermano che i soldi ci sono e che sono stati aggiunte risorse economiche supplementari.

Stupisce il fatto che nessuno, tranne il Sindaco di Andora Mauro Demichelis, abbia preso in considerazione la concreta possibilità di finanziare l’opera tramite l’utilizzo dei fondi europei (così come ha consigliato la Commissaria Cretu) e destinare le risorse italiane ad altre emergenze, come ad esempio la ricostruzione delle aree colpite da maltempo nei giorni scorsi.

Già anni addietro altri amministratori locali del ponente ligure avevano iniziato a focalizzare la loro attenzione sulla necessità di costruire il doppio binario ferroviario. Questo progetto è stato preso a cuore anche dai nuovi sindaci, come ad esempio Mauro Demichelis di Andora e Monica Giuliano di Vado Ligure. Mauro Demichelis ha dedicato molto tempo ed energia per portare avanti in maniera decisa un progetto cruciale per il Ponente ed è riuscito con risorse proprie a coinvolgere le più alte cariche europee.

In questi ultimi anni molte regioni e Paesi europei hanno già utilizzato i Fondi dell’UE per rafforzare e per costruire infrastrutture. Se davvero si vuole ottenere l’obiettivo di raddoppiare la rete ferroviaria ligure, questa è l’occasione più favorevole che potesse capitare, proprio a seguito di una visita e alle parole della Commissaria Corina Cretu. L'auspicio è quello che si possano accantonare tutte le discrepanze politiche e che si possano seguire le pratiche burocratiche che sono state chiaramente indicate per ottenere questo auspicato finanziamento. 

Marian Mocanu

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