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Politica | 15 novembre 2018, 14:24

Decreto Genova approvato, Legacoop: "Senza alleanza con regioni vicine Liguria non va lontano"

Il commento del Ppresidente legacoop Liguria Gianluigi Granero dopo l'approvazionedefinitiva del Decreto Genova in Senato: "Grazie al lavoro unitario di tutte le associazioni di rappresentanza dell’impresa, del lavoro e delle professioni, alcuni risultati sono stati ottenuti ma rimane il vizio principale che è quello di aver scelto di non far ricostruire il ponte al concessionario"

Decreto Genova approvato, Legacoop: "Senza alleanza con regioni vicine Liguria non va lontano"

"Il Decreto è stato approvato. Ma senza un'alleanza e un appoggio sul tema delle infrastrutture da parte delle regioni a noi più vicine, si rischia di andare poco lontano e con una ricostruzione del ponte in tempi troppo lunghi”, commenta Gianluigi Granero per Legacoop Liguria.

"Grazie al lavoro unitario di tutte le associazioni di rappresentanza dell’impresa, del lavoro e delle professioni, alcuni risultati sono stati ottenuti ma rimane il vizio principale che è quello di aver scelto di non far ricostruire il ponte al concessionario, come sarebbe stato necessario e dovuto - prosegue Granero -. in questo modo si rischia un allungamento dei tempi di realizzazione e si dovranno utilizzare risorse pubbliche che avrebbero utilmente potuto essere utilizzate per interventi strutturali e di ristorno a famiglie, lavoratori e imprese coinvolte per il rilancio del sistema economico del nord-ovest".

Proprio in quest'ottica Legacoop Liguria ha scritto al presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti e ai presidenti di Legacoop Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto. "Vi scriviamo - si legge nella lettera firmata da Granero e dal vice presidente vicario di Legacoop Liguria, Alessandro Frega - perché pensiamo che dall’esterno questa vicenda appaia soprattutto come una questione di Genova o al massimo della Liguria, cui spetta solidarietà e sostegno, ma di cui non si comprendono le implicazioni legate al ruolo nazionale che svolge il porto. Ruolo che se ridimensionato non potrà essere compensato da altri scali nazionaliPer questo pensiamo che tutte le Regioni maggiormente coinvolte, le associazioni di rappresentanza del lavoro e dell’impresa (a partire dalla nostra) e le Camere di Commercio debbano costruire un’alleanza finalizzata a sostenere le politiche infrastrutturali di cui il nostro territorio ed il nostro Paese hanno massimamente bisogno".

Redazione


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