"In Italia per la quarta volta nella storia del Paese - dichiara Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente - ha vinto la politica dei condoni edilizi a dispetto della legalità, della lotta all'abusivismo e dell'onestà tanto decantata dai Cinque Stelle. Evidentemente la sicurezza dei cittadini e la tutela del territorio non sono un tema così prioritario per questo Governo e quanto accaduto in queste ore al Senato ne è una prova. L'Aula di Palazzo Madama ha approvato oggi senza guardare in faccia nessuno il Decreto Genova, mantenendo all'interno del provvedimento le norme salva abusi previste per l'isola di Ischia e le zone terremotate del Centro Italia e bocciando l'emendamento contro il condono Ischia che aveva avuto il via libera due giorni fa in Commissione ambiente e lavori pubblici. Una scelta scellerata che di certo non fa bene al Paese, territorio fragile a rischio sismico e idrogeologico, alla tutela del territorio, alla sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio. Ora con questo Decreto nell'isola di Ischia le case abusive e terremotate nel 2017 saranno sanate e ricostruite con soldi pubblici anche in zone a rischio idrogeologico e sismico, grazie alla valutazione di istanze inevase dai comuni utilizzando la normativa molto permissiva del 1985; mentre nella zone terremotate del Centro Italia saranno condonati gli abusi fatti fino all'estate del 2016 riaprendo i termini temporali del condono del 2003. E soprattutto con queste due sanatorie il rischio evidente è che quanto accaduto a Ischia e nel Centro Italia, possa essere replicato in altre parti del Paese dando il via ad una nuova sanatoria diffusa e a nuovi abusi".
Il presidente nazionale di Legambiente aggiunge: "Quello che chiediamo, visto che si inaugurerà un quarto condono in Italia dopo quelli del 1985, 1994 e 2003, è che sia usato massimo rigore nella valutazione delle pratiche di condono con l’assunzione di personale qualificato per smaltire le pratiche di sanatoria ancora aperte. Inoltre che sia garantita trasparenza e accessibilità agli atti”.
Questa mattina Legambiente ha organizzato un presidio vicino a Palazzo Madama per chiedere al Senato un atto di coraggio e responsabilità modificando il provvedimento e togliendo le norme salva abusi. Un appello sostenuto e condiviso anche da Associazione nazionale costruttori edili, Cgil, Cisl, Uil, Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil, Anci Marche, Consiglio Nazionale Architetti, Coord. Enea Flc-Cgil, Accademia Kronos, Libera, Rete della Conoscenza, Sigea-Società Italiana di Geologia Ambientale e Symbola. "Basta negazionismi, i condoni ci sono e vanno fermati". "Altro che alberello, tagliate via i condoni" sono gli slogan utilizzati durante il presidio.