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Economia | 06 novembre 2018, 17:56

Balneari-Regione: "Non possiamo aspettare 9 mesi per ripristinare le spiagge liguri"

Schiappapietra (SIB): "Ci vogliono 8 o 9 mesi per un intervento sul demanio, ma noi abbiamo la stagione estiva da affrontare". L'assessore Scajola: "Snelliamo le procedure perché i privati possano intervenire"

Balneari-Regione: "Non possiamo aspettare 9 mesi per ripristinare le spiagge liguri"

E' sul tavolo della Regione la conta dei danni dopo le ferite inferte dalle eccezionali mareggiate di ottobre, quando il litorale ligure è stato devastato da burrasca ed eventi meteo-meteomarini di portata "oceanica". Nella sala del palazzo di piazza De Ferrari, a Genova, si sono seduti i rappresentanti degli stabilimenti balneari, delle Camere di Commercio, delle Capitanerie di Porto insieme con gli assessori regionali Marco Scajola, con delega al demanio marittimo, e Andrea Benveduti dello sviluppo economico.

In ballo ci sono i risarcimenti (e si parla di milioni di euro), ma anche gli investimenti e, fra questi, l'allungamento degli arenili, come chiede il Sindacato Italiano Balneari. Sullo sfondo, ma non troppo, c'è la famigerata Direttiva Bolkestein che dal 2020 mette all’asta tutte le concessioni degli stabilimenti balneari.

Così il varazzino Enrico Schiappapietra, gestore dei bagni savonesi Olimpia, presidente regionale del SIB-Confcommercio: "In Liguria sono 1350 gli stabilimenti, 300 fortemente danneggiati, un centinaio con allagamenti e con danni alle attrezzature. Le concessioni scadono tra due anni e non possiamo chiedere alle famiglie e piccole imprese di investire centinaia di migliaia di euro per la ricostruzione. La Regione deve attivarsi col Governo per chiedere una moratoria e avere più tempo per la ricostruzione, anche perché le banche in soli due anni non ci darebbero il credito".

“Un altro problema sono i tempi per la ricostruzione - incalza Schiappapietra - Ci vogliono 8 o 9 mesi per un intervento sul demanio, ma noi abbiamo la stagione estiva da affrontare. Infine la parte economica: bisogna lavorare insieme tra pubblico e privato per ricostruire il waterfront distrutto dalla mareggiata. Abbiamo bisogno di fatti e velocità, per cui ci auguriamo che i primi incontri con la Regione portino ad azioni efficaci".

Massimo Stasio, presidente dell'area metropolitana di Genova per il SIB, commenta: "Nel Levante le strutture balneari e turistiche della nautica a Zoagli, Rapallo e Santa Margherita sono state azzerate, non esiste più il porto Carlo Riva e la diga fortemente danneggiate. Visti i danni di grande entità economica, non possiamo intervenire, come abbiamo sempre fatto in passato, perché la nostra concessione forse scadrà nel 2020, ma non è certo, quindi chiediamo che sia lo Stato a intervenire economicamente o che ci conceda un’estensione della concessione proporzionata ai danni subiti".

"Faremo in modo di snellire le procedure urbanistiche perché i privati possano intervenire, mentre i Comuni, che dovevano usare i fondi per i ripascimenti prima della mareggiata, avranno una proroga fino alla fine di aprile, per studiare dove intervenire", annuncia l'assessore Marco Scajola.

"Cercheremo di percorrere una strada con i balneari che porti a una soluzione - prosegue - Riguardo alla Bolkestein, aspettiamo il risultato della Corte Costituzionale riguardo la nostre due proposte di legge. Vogliamo che la Liguria e l’Italia escano da questa direttiva, non vogliamo proroghe, perché questi sono beni che si tramandano da anni e non vanno messi all’asta come semplici servizi".

"Questa mareggiata - conclude l'assessore regionale - è stata un piccolo uragano, con 90 nodi di vento in alcune parti in Liguria; ci vuole una pianificazione attenta del territorio. In passato la politica è stata miope e leggera. Cerchiamo di mettere a posto i danni che ha causato in passato".

La partecipazione al summit è stata alta, come da aspettative; anzi, la riunione si è subito spostata in Sala Trasparenza, più ampia, per consentire a tutti di prendere posto. Il confronto di questo pomeriggio si è concentrato sulla disamina dei danni subiti dagli imprenditori balneari, ma si proietta anche oltre: l'idea dell'assessore Scajola è quella di reperire fondi statali ad hoc per mettere in sicurezza il litorale e avviare opere di tutela delle coste. Ma si tratta di finanziamenti esosi, che vanno ripartiti fra enti, soprattutto attraverso le risorse del Governo. L'impegno immediato della Regione è sullo snellimento delle procedure per consentire ai privati di intervenire più semplicemente e su agevolazioni per i Comuni che devono affrontare ripristini e ripascimenti.  

L'assessore regionale Marco Scajola:

L'introduzione dell'incontro con il riferimento alla Bolkestein e alla legge regionale numero 25, “Qualificazione e tutela dell'impresa balneare”, della Regione Liguria che stamane era in discussione alla Corte Costituzionale: 

Il presidente del SIB Liguria, Enrico Schiappapietra, e il referente dell'area metropolitana genovese del SIB, Massimo Stasio: 

Redazione


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