"Penso che il governo attuale debba rapidamente dare esecuzione ad un percorso già impostato e definito da Roberta Pinotti, che aveva fatto un grande lavoro su Piaggio anche con una serie di commesse. Ma, soprattutto, non deve fare passi indietro". Lo ha detto l'ex ministro Carlo Calenda, a Genova per la presentazione del suo libro "Orizzonti selvaggi". Calenda avrebbe dovuto proseguire con una tappa savonese, che però oggi è stata annullata.
"Abbiamo un'eccellenza tecnologica che va supportata", ha sottolineato parlando di Piaggio Aero, al centro di alterne vicende e diversi punti interrogativi sullo sviluppo dei droni, ma anche del settore civile. Incognite che lasciano con il fiato sospeso i lavoratori delle due sedi, di Villanova d'Albenga e Genova.
Il riferimento di Calenda è al piano di acquisto promosso dall'ex governo Gentiloni che prevede l'acquisto di 10 stazioni di controllo a terra, ciascuna con due velivoli pilotati in remoto, per 766 milioni di spesa. Il velivolo sarebbe il P.2HH, ossia l'evoluzione del P.1, ma ancora non esiste nemmeno nei progetti. Anzi, si attende la conferma del finanziamento governativo per procedere con la progettazione e la realizzazione. Un programma che include un accordo bilaterale secondo il quale gli Emirati acquisterebbero altrettanti droni.
Attualmente però lo schema di decreto promosso dall’ex ministro alla Difesa Pinotti non è ancora calendarizzato in nessuna delle commissioni parlamentari che devono esprimere parere vincolante.