"Tenere i piedi ben piantati per terra sapendo che l’energia viene da lì, dove la troviamo ogni volta che ne abbiamo bisogno". Questo il motto con cui il Teatro Akropolis, travolto come tutta la città da una trasformazione traumatica, trova il suo baricentro, e si rinnova con la nona edizione del festival "Testimonianze ricerca azioni", più ricca e più compatta.
La rassegna si svolge a Genova tra l’8 e il 18 novembre 2018 e in undici giorni di programmazione ricchi di 23 spettacoli, di cui 2 in prima assoluta e 3 in prima nazionale, 5 incontri, 3 presentazioni di libri e 2 workshop. Il festival è realizzato grazie al sostegno di MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Compagnia di San Paolo (nell'ambito dell'edizione 2018 del bando per lo spettacolo dal vivo Performing Arts), Comune di Genova, Regione Liguria, Società per Cornigliano, Genova Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura. Testimonianze ricerca azioni è finanziato dal Fondo Ministeriale (FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo) ed è l’unico festival multidisciplinare riconosciuto dal Ministero in Liguria.
Tra gli ospiti di quest’anno figurano cinque compagnie internazionali e artisti come Masaki Iwana, Imre Thormann, Alessandra Cristiani, Licia Lanera, Andrea Costanzo Martini, Paola Bianchi, Jessica Leonello, Valentina Campora, Francesco Colaleo e Maxime Freixas, Sabrina Vicari e Federica Aloisio, Simone Zambelli, Luna Cenere, i gruppi Nanou, Eia, ReSpirale Teatro, la realtà d’alta formazione di Flic – Scuola di Circo, la band etnomusicale salentina Alla Bua. Inoltre, nel corso della rassegna la Compagnia Teatro Akropolis debutta con lo spettacolo Pragma. Studio sul mito di Demetra, presenta i due saggi "Trame nascoste. Studi su Giorgio Colli" e "Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967-2017", elaborati dagli omonimi convegni tenuti durante la precedente edizione del festival Testimonianze Ricerca Azioni. Nel frattempo, proprio per l’originalità e l’importanza dell’attività editoriale condotta con AkropolisLibri, Teatro Akropolis ha vinto il Premio Ubu 2017 nella categoria “Progetti speciali”.
Come sempre il festival prevede incontri, workshop e laboratori di approfondimento. Prosegue inoltre il programma di residenze Genius Loci, grazie al quale ogni anno vengono ospitati artisti e compagnie della scena nazionale e internazionale nell’ambito del teatro di ricerca, della danza e delle arti performative.
TRE NUOVI PROGETTI
Durante Testimonianze ricerca azioni IX avranno inizio tre nuovi progetti tematici che si svilupperanno nel corso di un triennio: danza Butoh, circo contemporaneo, danze tradizionali e popolari del Sud Italia. Il comune denominatore di questi generi, solo in superficie lontani fra loro, è il rapporto diretto con l’espressione primordiale degli uomini. Sin dalla più lontana antichità, c’è stato qualcuno che ha sentito l’esigenza di rappresentare quello che vedeva e quello che provava, quasi per mettere di fronte agli occhi di un altro l’infinita potenza che sentiva di avere e di subire. Bastavano l’impronta di una mano in una caverna, magari affiancata da una mandria al galoppo disegnata con la cenere. Gesti apparentemente inutili eppure necessari, vitali, sani, belli. La stessa energia ha prodotto riti, danze, esibizioni spettacolari, musica, canti, che non erano quasi mai prodotti dalla razionalità né governati dalle parole, ma espressi attraverso le azioni. È accaduto in ogni parte del mondo e ogni identità culturale ha seguito i propri codici culturali, dando vita a stili diversi, accomunati dalla stessa matrice profonda. L’origine di questo impulso creativo originario è da sempre al centro della ricerca teorica (i libri) e pratica (gli spettacoli) di Teatro Akropolis. Danza Butoh, circo contemporaneo e danze popolari meridionali hanno mantenuto intatto il loro quoziente primordiale. Infatti non hanno bisogno di nessuna spiegazione per essere capiti. Basta guardare.
IL PROGRAMMA
La nona edizione del festival Testimonianze ricerca azioni comprende ventitré spettacoli in scena tra l’8 e il 18 novembre 2018, due dei quali in prima assoluta, altri tre in prima nazionale e alcuni in prima regionale. Si potranno vedere nella sede di Teatro Akropolis (via Mario Boeddu 10, a Sestri Ponente), a Palazzo Ducale (piazza Matteotti), al Museoteatro Commenda di Pre’ (piazza della Commenda), a Villa Durazzo Bombrini (via Muratori 10, Cornigliano).
La sezione sul circo contemporaneo, realizzata da Teatro Akropolis in collaborazione artistica con Boris Vecchio e Associazione Sarabanda, apre e chiude il festival. Giovedì 8 novembre al Teatro Akropolis va in scena Espera del gruppo spagnolo Eia, che coinvolge il pubblico nelle acrobazie. Domenica 18 novembre debutta in prima assoluta Stracci, uno spettacolo creato appositamente per il festival da FLIC – Scuola di Circo di Torino. Numeri di mano a mano, acro e verticali, roue cyr e giocoleria sono presentati da maestri e allievi in tutta la loro potenza espressiva. Di Critica e visioni sul circo contemporaneo parleranno il 14 novembre all’Alliance Française il sociologo Jean-Michel Guy e la studiosa Silvia Mei, insieme a Boris Vecchio (Associazione Sarabanda) e Clemente Tafuri (Teatro Akropolis), moderati da Laura Santini.
Alla danza Butoh è dedicata un’intera giornata a Palazzo Ducale: sabato 10 novembre. Ideata da Teatro Akropolis in collaborazione con Samantha Marenzi e Alessandra Cristiani, prevede tre performance, un incontro e una mostra fotografica. La verticale di Butoh si configura come un evento unico nel panorama nazionale, un’occasione di spettacolo e di riflessione che mette a confronto i mastri che hanno lavorato a questa disciplina fin dalle sue origini con le ultime generazioni di performer. Masaki Iwana, uno dei maestri più importanti al mondo, si esibisce in Vie de Ladyboy Ivan Ilitch e dall’11 al 14 novembre presso Satura Art Gallery tiene uno workshop aperto a tutti. Dopo il successo ottenuto l’anno scorso torna Imre Thormann, allievo diretto di uni dei padri del Butoh Kazuo Ohno, con Enduring Freedom. Alessandra Cristiani, allieva invece di Iwana, si presenta in Clorofilla. Gli spettacoli si tengono nelle sale del Maggior e Minor Consiglio, mentre l’incontro La danza Butoh. Dai maestri alle nuove generazioni di performer si svolge nella sala Liguria e la mostra I corpi del Butoh. Fotografie di danza tra Oriente e Occidente è allestita presso Ducale Spazio Aperto con le immagini di Alberto Canu, Emilio D’Itri e Samantha Marenzi.
La danza è rappresentata da EOIKA di Sabrina Vicari e Federica Aloisio, che giovedì 8 novembre al Teatro Akropolis spiazzeranno il pubblico con i giochi di illusioni ottica creati con il corpo e i costumi. Si prosegue domenica 11 novembre, sempre nella sede di Sestri Ponente, con gli spettacoli selezionati alla vetrina di Anticorpi XL, il network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore di cui Akropolis è il referente in Liguria. Gli artisti emergenti selezionati quest’anno sono la Cie MF | Maxime&Francesco con Chenapan, Simone Zambelli con Non ricordo e Luna Cenere con Kokoro. Il Gruppo Nanou lunedì 12 novembre alla Commenda presenta in prima assoluta Campo. Alphabet: progetto di scrittura per una danza possibile, realizzato con un gruppo di studenti dell’Università di Genova. Subito dopo si assiste alla prima nazionale di Safe Piece di Valentina Campora, che si esibisce con i figli Elio e Milo (5 e 1 anno) sulla musica del loro padre Andy Moor. L’esperimento è nato con i bambini, per seguire il loro sviluppo evolutivo nell’arte, testimoniato dal film proiettato subito dopo. Venerdì 16 novembre a Teatro Akropolis Paola Bianchi propone Verbo presente, una riflessione sul rapporto tra percezione e immaginazione, seguita da Andrea Costanzo Martini in What Happened in Torino, un viaggio nel desiderio e la paura di essere guardati.
Il programma comprende tre spettacoli di prosa. Il primo è Again/ByNow. Anatomia di una felice insurrezione con Giulia Olivari e Michele Pagliai diretti da Veronica Capozzoli per la compagnia ReSpirale Teatro, che martedì 13 novembre si esibisce a Teatro Akropolis. Il punto di partenza è La fattoria degli animali di George Orwell e l’obiettivo è chiedersi se la ribellione sia ancora possibile. Subito dopo si assiste al teatro di figura ideato da Jessica Leonello in Nuovo Eden. L’artista immagina un uomo che si sveglia dopo aver dormito quindici anni e rimane colpito da com’è cambiata la città con i suoi abitanti. Mercoledì 14 novembre si scende nell’horror delle favole tradizionali ripulite dallo zucchero che ce le ha consegnate addomesticate. Ad assumersi il compito della rettifica è una fata turchina in latex e microfono, Licia Lanera, che non ha paura di spaventarsi per vincere i fantasmi delle sue notti insonni.
Teatro Akropolis, la compagnia diretta da Clemente Tafuri e David Beronio si presenta con uno spettacolo e due libri nuovi. Venerdì 9 novembre nella sede di Sestri Ponente debutta Pragma. Studio sul mito di Demetra con Domenico Carnovale, Luca Donatiello, Aurora Persico, Alessandro Romi, diretti da Tafuri e Beronio. La performance si ispira al mito di Demetra, una delle tracce più antiche della cultura occidentale, il mito rappresentato nei misteri all’origine del teatro. Lo stesso giorno lo spettacolo è preceduto dalla presentazione del volume Trame nascoste. Studi su Giorgio Colli, un’impresa editoriale senza precedenti che ha raccolto le testimonianze dei più importanti studiosi del filosofo Giorgio Colli. Sabato 17 novembre a Palazzo Ducale è in programma la presentazione del saggio Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967-2017. Insieme ai direttori di Teatro Akropolis ne parla Marco De Marinis, professore ordinario di Discipline Teatrali all’Università di Bologna, che il 16 e 17 novembre tiene un seminario sul teatro contemporaneo al Museo Biblioteca dell’Attore.
Infine arrivano le danze tradizionali e popolari del Sud Italia. I grandi protagonisti della festa in chiusura di Testimonianze ricerca azioni IX sono gli Alla Bua, gruppo etnomusicale salentino che domenica 18 novembre a Villa Durazzo Bombrini trascineranno il pubblico in un concerto di pizzica e taranta dal titolo Pizzica Pizzica. Ritmi e canti di guarigione che hanno portato in tutto il mondo.