Così il deputato forzista, Roberto Bagnasco, intervenendo alla Camera, durante la discussione generale del Decreto Genova:
“Come ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, abbiamo un debito con Genova, dobbiamo ricostruire rapidamente il Ponte dopo l’assurda ed inaccettabile tragedia che ha causato dopo la perdita delle vite umane, sofferenza, privazioni e disagi. Senza offendere nessuno, questo doveva essere il decreto di Genova, invece è stata introdotta anche Ischia e tanto altro che non ha nulla a che vedere con la specifica tragedia del Ponte. Ora il decreto è stato riscritto, molte delle nostre proposte copiate, riproposte o addirittura ignorate, perché dell’opposizione. Come ho ribadito più volte si dovrebbero mettere da parte le diatribe politiche e far prevalere il senso di responsabilità. L’elaborazione del DL Genova io lo paragono ad una lunghissima gestazione, ad un parto podalico, perché sono passati troppi mesi e le risposte ai cittadini non sono ancora arrivate. Ci siamo persi in contraddizioni, crisi di Governo e “manine”. Forza Italia ha collaborato anche nelle commissioni supportando il Vice Ministro Rixi, nella difficile impresa dell'approvazione notturna del testo, fino alle 7 del mattino.
Ci auguriamo che in aula il provvedimento possa migliorare e che si possano mettere da parte pregiudizi ideologici, come quelli sul Terzo Valico e sulla Gronda. Chiedo pertanto un po’ di chiarezza sulle reali intenzioni del Governo, dal momento che Genova non può più aspettare. Ha già subito danni irreparabili materiali e morali, perché il Ponte era il simbolo della città, la cerniera che unisce il levante al ponente, che unisce Genova alla Francia, importante per il turismo, anche attraverso al porto. Siamo pronti pertanto, come Forza Italia, a sostenere il commissario straordinario Bucci e all'emergenza Toti, che dovranno lottare contro il tempo per ridare dignità a Genova, alla Liguria e a tutto il Paese”.