Il centrodestra ha respinto tre emendamenti e un ordine del giorno, presentati da Rete a Sinistra / Liberamente Liguria e Partito Democratico sulla terza variazione di bilancio, contenenti misure a favore di croce rossa e pubbliche assistenze, disabili, malattie rare e protezione civile. "Istanze importanti per il benessere della comunità - scrive il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino - e in particolare delle fasce deboli, restano ancora una volta inascoltate dalla giunta Toti".
"La terza variazione di bilancio prelude a una manovra di dicembre che si conferma tutta in difesa. Non è una novità. E anche questa volta la giunta stringe le maglie a discapito delle persone fragili – aggiunge Pastorino - Abbiamo chiesto 30.000 euro a favore delle storiche associazioni che si occupano dei disabili; e 300.000 euro per garantire la compensazione dei pedaggi autostradali alla Croce Rossa e alle pubbliche assistenze, impegnate nel trasporto dei malati su tutto il territorio regionale. Richieste non impossibili; anzi, assolutamente necessarie soprattutto con l’emergenza di ponte Morandi. E invece ci siamo visti recapitare una bocciatura arbitraria, senza alcuna spiegazione".
Respinto anche l'emendamento che ddestibnav fondi ai pazienti afflitti da malattie rare: "Abbiamo proposto che il 15% dello stipendio dei dirigenti delle aziende sanitarie liguri fosse destinato a interventi sulle malattie rare, considerati la scarsa assistenza pubblica e i numerosi problemi che queste famiglie devono affrontare nel quotidiano – spiega Pastorino - Una soluzione di buon senso, che doveva servire proprio per riconsiderare l’aumento del 15% agli stipendi dei vertici sanitari. È contraddittorio incrementare certe buste paga quando, invece, si potrebbero alleviare le condizioni di malati gravi e gravissimi".
Infine Pastorino dedica una riflessione al“Fondo speciale per l’emergenza Morandi”, a rinforzo delle dotazioni della protezione civile: "Due milioni di euro per finanziare misure a favore della popolazione e delle imprese che hanno subito danni economicamente rilevanti: anzitutto un aiuto per chi ha perso il lavoro a seguito del crollo del ponte – conclude Pastorino -. Le variazioni di bilancio dovrebbero servire per questi interventi. Al contrario la giunta Toti impegna 85 milioni che a tutto servono tranne che per la tutela dei cittadini".