“Da chi ha lasciato la sanità ligure in ginocchio, con un disavanzo a 98 milioni di euro, certamente non accetto lezioni. Aggiungo che i consiglieri non sanno quel che dicono: come noto il dato della mobilità passiva si consolida dopo due anni quindi ieri in commissione abbiamo discusso di dati riferiti alla spesa per la mobilità passiva tra il 2015 e il 2016 ovvero la fotografia, certamente negativa, della situazione che ho ereditato dalla precedente amministrazione”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale risponde alle critiche dell’opposizione in materia di fughe sanitarie.\\\\\\\\\\\\
“I dati più recenti, benché non ancora consolidati – aggiunge l’assessore Viale - rivelano un significativo cambio di passo: dal 2016 siamo riusciti a fermare l’“emorragia” che aveva caratterizzato gli anni passati fin dal 2008, mentre dal 2017 abbiamo invertito la rotta. Il tutto senza poter assumere personale per non sforare i tetti nazionali e con concorsi che vanno deserti perché mancano i medici specializzati, non solo in Liguria ma in tutta Italia. Siamo sulla strada giusta: non arretriamo di un centimetro sul rigore della riforma e sulla valorizzazione delle cure nei nostri ospedali”.\\\\\\\\\
In particolare, secondo i dati di Alisa, in Liguria la mobilità passiva ha mostrato un trend storico in aumento, con la spesa passata dai 34,7 milioni di euro del 2008 ai 50 milioni del 2015, dato sostanzialmente stabile anche nel 2016.\\\\\\\\\\\\\\\\
Il confronto tra il 2016 e il 2017 mostra invece una diminuzione rilevante nelle aree neurologica (-6,8%), oculistica (-23,7%), cardiologica (-6%) e della gastroenterologia (-6%). Tra il 2016 e il 2017 si è registrata una diminuzione delle fughe anche nell’ambito delle malattie cardiovascolari, con un risparmio di circa 1,4 milioni di euro, e delle patologie neurologiche, con un risparmio di 1 milione di euro. Rimangono criticità legate, in particolare, ad alcune aree tra cui, ad esempio, l’ortopedia, in cui si registra un aumento della mobilità passiva tra il 2016 e il 2017 anche a causa della carenza di professionisti specializzati.\\\\\\\\\\\\\
Per quanto riguarda, infine, l’accusa del Pd in merito al disavanzo 2017, la vicepresidente Viale conclude: “Il Partito Democratico cita un dato inerente al IV trimestre 2017 e quindi non definitivo. Il risultato consuntivo dello scorso anno, certificato dal ministero, attesta un disavanzo di 56 milioni di euro”.