Ieri in Regione si è parlato di "Variazione al Bilanzio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2018-2020" e la Giunta ha presentato alcuni dati che hanno suscitato interesse: si è scoperto che nell'anno 2016 sono stati spesi oltre 15,2 milioni di euro per mobilità sanitaria interregionale passiva e 11,6 milioni di euro di mobilità sanitaria internazionale passiva.
"Tradotto: la Regione ha speso circa 27 milioni per persone residenti in Liguria che vanno a curarsi in altre regioni o in altri paesi - dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino - la situazione non migliora se andiamo a vedere i dati sulla mobilità sanitaria attiva, cioè persone che da altre regioni vengono a curarsi in Liguria: il saldo internazionale è negativo di 3 milioni, quello interregionale di 50 milioni. Cifre che evidenziano l'incapacità di intercettare le richieste e le esigenze di un consistente numero di pazienti".
"Sia chiaro, si comprende perfettamente che fuori dai confini della Liguria ci siano centri di eccellenza tali da attrarre sicuramente persone con determinate patologie - specifica Pastorino - ma i dati sono allarmanti. Ed è ancora più preoccupante che l'Assessora Viale non sia stata in grado di rispondere alle nostre domande sul dato storico e l'evoluzione del trend, che abbiamo però capito essere in continuo aumento, rappresentando l'elemente più negativo della sanità ligure unito a quello delle liste d'attesa. Non si è capito come l'Assessora intenda risolvere questa criticità e, se è vero che 'in un anno non si risolvono i problemi' come affermato dalla Viale, di fatto questa Giunta governa la Liguria, e quindi la sanità, da 3 anni e 4 mesi. Si è ampliamenti girata la boa di metà legislatura e si dovrebbero vedere anche ricette utili e operative per affrontare la mobilità passiva e le liste d'attesa".
"In ultimo - conclude il consigliere Pastorino - non possiamo che rimanere perplessi di fronte all'atteggiamento del gruppo del PD: se da una parte la grande maggioranza dei consiglieri condivideva quanto da noi affermato, abbiamo trovato particolarmente inopportuno l'intervento di un noto esponente del PD che si occupa di sanità, il quale da una parte ha criticato duramente l'operato della passata giunta - di cui era esponente di spicco della maggioranza e Presidente della Commissione Sanità - e dall'altra è parso difendere l'operato di questa giunta, considerando come inevitabile il trend in aumento delle fughe verso altre regioni. Bipolarismi di questo tipo non fanno bene alla Politica e rispetto ai problemi complessi riguardanti la sanità sarebbe meglio che non venissero fuori. Per rispetto del ruolo che si ricopre e dei cittadini che si rappresenta, che sono stanchi di una sanità inefficace che non riesce a rispondere alle loro esigenze".