Questa mattina durante la terza udienza del processo per l'omicidio di Janira d'Amato, che vede come imputato Alessio Alamia, è stata stralciata l'accusa di violenza privata contestata all'ex fidanzato.
Dopo la deposizione della ragazza (un'altra sua fidanzata) in merito alle presunte minacce subite in precedenza, è stato rilevato che all'epoca dei fatti avvenuti, Alamia era ancora minorenne (16 anni). Per tale motivo, la Corte d'assise ha ordinato la trasmissione degli atti presso il tribunale minorile di Genova, dichiarando la propria incompetenza funzionale. La deposizione della ragazza rimarrà valida solo come testimonianza.
Sempre durante l'udienza, la nonna di Alamia ascoltata come testimone, ha rivelato la volontà del giovane di chiedere scusa di persona ai genitori di Janira.
I fatti risalgono al 7 aprile del 2017 a Pietra Ligure, quando la giovane venne uccisa con 50 coltellate dall'ex fidanzato Alessio Alamia. Stralciata l'accusa di violenza privata, restano valide quelle di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e stalking.