Sanità - 09 ottobre 2018, 18:45

A Cuneo le Decime Giornate Piemontesi di Medicina Clinica con 110 relatori e moderatori da tutta Italia (VIDEO)

Evento organizzato dal dott. Luigi Fenoglio: "La Medicina Interna è la realtà numericamente più rappresentata in tutta la rete ospedaliera italiana con più 1.100 divisioni"

Anche quest’anno, nei giorni 11-12-13 ottobre, sotto l’egida della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), il Centro Congressi della Provincia ospiterà le Giornate Piemontesi di Medicina Clinica, uno dei più importanti congressi nazionali di Medicina Interna, con 110 presenze fra relatori e moderatori da tutta Italia.


Nate nel 2005 come Giornate cuneesi di Medicina Interna, sono oggi giunte alla quattordicesima edizione con l’ideatore ed organizzatore dell’evento, Luigi Fenoglio, Direttore medico della Struttura Complessa di Medicina Interna dell’A.O. Santa Croce e Carle di Cuneo, Presidente della Sezione Liguria - Piemonte - Valle d’Aosta della SIMI. Segretario scientifico il dottor Christian Bracco.


"La Medicina Interna è la realtà numericamente più rappresentata in tutta la rete ospedaliera italiana - commenta Fenoglio -. Ci sono più di 1.100 divisioni di Medicina Interna sul nostro territorio che oggi ricoverano prevalentemente pazienti acuti provenienti dal pronto soccorso. Nei confronti di questi pazienti dobbiamo avere un'adeguata preparazione: una presa in carico olistica della persona malata".


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Nella giornata di giovedi 11 ottobre si svolgeranno due corsi pre-congressuali rispettivamente sull’antibiotico terapia sia ospedaliera che territoriale e sul percorso diagnostico terapeutico dell’insufficienza respiratoria e della bronco pneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ), termine con il quale si identifica una malattia a decorso progressivo comprendente l’enfisema, la bronchite cronica e l’asma non reversibile.  



Il Convegno si aprirà ufficialmente nel pomeriggio di giovedì con i saluti del Direttore Generale dell’A.O. S. Croce e Carle, dottor Corrado Bedogni, a cui seguirà la Lettura Magistrale del dottor Luigi Fenoglio “ Verso una medicina di precisione”: il nuovo approccio dell’era post-genomica per la cura e la prevenzione delle malattie sulla base delle caratteristiche individuali dei singoli pazienti; introduzione del professore Roberto Pontremoli dell’Università di Genova.



La giornata di giovedì si concluderà con la Sessione di Medicina di Montagna introdotta dal Professore Piergiorgio Montarolo, ordinario di Fisiologia Umana all’Università di Torino e dal Direttore dell’Elisoccorso Piemonte, dottor Roberto Vacca.



La prima relazione, ” Il paziente cardiopatico in quota”, sarà tenuta da Enrico Donegani coautore del Consensus statement su questo argomento da parte della Commissione medica dell’Unione internazionale delle Associazioni di Alpinismo (UIAA).



La seconda relazione verterà su una storia vera di Soccorso Alpino: 4 ore e 40 minuti di sommersione da valanga, una delle più lunghe nella storia della medicina di montagna, a lieto fine. Interverranno i protagonisti: lo sci-alpinista (in-)fortunato, il conduttore del cane da valanga che l’ha individuato, Seba Faraudo, il medico rianimatore dell’elisoccorso, Simona Cavallo, il medico urgentista del PS di Cuneo, Andrea Sciolla. Discussants: il Professore Massimo Terzolo, ordinario di Medicina Interna all’Università di Torino, ed Ilario Tealdi del Soccorso Alpino di Cuneo.



La seconda giornata, venerdì 12 ottobre, inizierà alle ore 7.15 sul modello americano dell’ ”early morning session”: i risultati della Ricerca scientifica internistica delle Scuole mediche ed infermieristiche del Piemonte; campo in cui la Medicina Interna di Cuneo detiene il più alto indice di citazione su riviste internazionali dopo quello delle Scuole universitarie mediche di Torino e Novara.



Introdurranno il professore Massimo Porta, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università di Torino, e la dottoressa Monica Galliasso, Tutor del Corso di Laurea in Infermieristica di Cuneo.



I lavori proseguiranno con una sessione sulla Storia della Medicina Interna Piemontese: i protagonisti del passato che ci ha preceduto terranno delle relazioni articolate su quello che insegnavano 20 anni or sono e su quello che oggi è l’update. Paolo Cavallo Perin, ai tempi più giovane Ordinario di Medicina Interna di Italia, Gigi Balbi, padre della Medicina Interna ad indirizzo ginecologico, Rodolfo Cavaliere antesignano dell’utilizzo dell’ecografia in Medicina Interna e poi Mathieu, Perotti, Scaroina.



Nel corso della giornata di giovedì verranno poi discussi argomenti di notevole attualità quali l’utilizzo appropriato delle nuove terapie con i farmaci biotecnologici e biosimilari nelle patologie immunomediate reumatologiche e gastroenterologiche, moderatore il professore Giovanni Rolla, Direttore della Scuola di Specializzazione in Immunologia Clinica dell’Università di Torino.



Tutti gli interventi sono affidati a relatori di elevato profilo scientifico internazionale quali i professori Antonio Di Sabatino del Policlinico San Matteo di Pavia e Stefano Ardizzone dell’Ospedale Sacco di Milano.



Il professore Salvatore Corrao dell’Università di Palermo terrà, a seguire, la sua Lettura Magistrale sui Big Data; uno dei futuri delle Medicina: la raccolta e l’ elaborazione di moli enormi di informazioni su come sono costituite le malattie, sia che riguardino il DNA, le proteine ​​e i metaboliti, i tessuti, gli organi e gli ecosistemi. Questa tecnica di analisi permetterà ai modelli di malattia di diventare più predittivi e precisi con conseguenti percorsi di prevenzione e cura sempre più personalizzati ( patient experience) ed efficaci.



Il pomeriggio della seconda giornata si aprirà con una delle Sessioni più interessanti dell’intero Convegno: l’ABC clinico del terzo millennio. Il ragionamento clinico, Vincenzo Crupi professore associato di Filosofia della Scienza all’Università di Torino, il valore dell’anamnesi, Franco Aprà Direttore del Dipartimento di Medicina all’ ASL Città di Torino, il valore dell’esame obiettivo, Pietro Modesti professore associato di Medicina Interna all’Università di Firenze; mediante questi approcci ancora oggi è possibile fare diagnosi di malattia nel 60-70 % dei casi.



Il professore Nicola Montano, Presidente dell’European Federation of Internal Medicine, relazionerà su quello che deve oggi essere il percorso di formazione di un medico internista per ottenere un core curriculum di eccellenza.



Concluderà la giornata il professore Giancarlo Isaia, ordinario di Medicina Interna all’Università di Torino, con la Lettura Magistrale : “Un viaggio nell’osso lungo una vita”, 40 anni di successi di uno dei più grandi ricercatori italiani del metabolismo osseo; introdurrà Alberto Silvestri, responsabile dell’Ambulatorio delle malattie metaboliche dell’osso della Medicina Interna dell’Ospedale di Cuneo.



La terza ed ultima giornata, sabato 13 ottobre, inizierà nuovamente con un modello americano: la colazione con l’esperto. Mario Venditti, professore associato di malattie infettive all’Università La Sapienza di Roma, parlerà di una delle più gravi patologie infettive, quella sostenute da funghi; introduzione del dottor Christian Bracco, referente della Medicina Interna cuneese per la terapia antibiotica.



A seguire due sessioni di Update, diagnostica di laboratorio e nuovi farmaci in medicina clinica; moderazioni da parte del Direttore interaziendale del laboratorio analisi, Gianmatteo Micca e del Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza dell’Università di Torino, Giuseppe Montrucchio.



Come da tradizione, nella mattinata di sabato, il Presidente nazionale della Società italiana di Medicina Interna terra la propria Lectio Magistralis: il professore Franco Perticone, introdotto dal dottor Luigi Fenoglio, parlerà di una grave alterazione metabolica, l’iperglicemia e del rischio cardiovascolare ad essa correlata.



Il pomeriggio del sabato vedrà come prima Sessione quella sul fine vita, moderata dal Vice Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cuneo, Claudio Blengini, tratterà delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) con le quali si potrà dare il consenso o meno a particolari scelte terapeutiche, di quello che il medico deve saper ( non ) fare, del ruolo dell’infermiere.



Chiuderà questa tre giorni di medicina interna la sessioni sulle malattie rare con contributi delle Scuole di Modena, Padova e Brescia, nonché di Cuneo con i dottori Remo Melchio esperto di Sindrome di Clarkson e Salvatore D’Agnano sulla Sindrome da attivazione macrofagica, recentemente premiata al Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Genova come miglior comunicazione orale.



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