L'europarlamentare Brando Benifei lancia un appello al governo affinchè intensifichi il confronto positivo con l'Europa al fine di ottenere i migliori strumenti possibili per il rilancio di Genova.
"Per l’ennesima volta, reiteriamo la nostra richiesta al Ministro Toninelli, alla Regione e al neo-insediato Commissario Bucci: si apra immediatamente un tavolo per istituire una Zona Economica Speciale (ZES) per la città metropolitana di Genova e per il Porto", ha dichiarato Benifei in occasione della visita della Commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc.
"La richiesta - prosegue - non viene soltanto dal Partito Democratico, ma dalle parti sociali, dai rappresentanti dalle categorie produttive genovesi e dal settore portuale. La Commissione europea, grazie all’impegno dichiarato della Commissaria Bulc, si farà trovare pronta ad accogliere un piano di ZES per il rilancio dell’economia del nostro territorio. Un’iniziativa di Governo e Regione su questo fronte è quanto mai urgente”.
La Commissaria ha elencato le molte opportunità di finanziamento per infrastrutture del nostro territorio, tra cui il bando Connecting Europe, il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici e i fondi strutturali.
“Le parole di supporto alla città di Genova da parte della Commissaria Violeta Bulc sono certamente benvenute. È essenziale - aggiunge Benifei - che la Commissione fornisca tutto il sostegno possibile alle autorità locali, regionali e nazionali per uscire dalla situazione di emergenza creatasi con il crollo del Ponte Morandi. Ministero e Regione devono mostrarsi all’altezza e saper utilizzare al massimo ogni risorsa europea messa a disposizione per il nostro territorio, anche facendo lo sforzo di modificare i programmi operativi esistenti per far fronte alle nuove necessità. Allo stesso tempo, la Commissione deve saper cogliere appieno la natura gravissima e straordinaria della situazione che investe la Valpolcevera e le ingenti ricadute dei tragici eventi di agosto sul tessuto sociale e produttivo della nostra città. Servono dunque interventi straordinari e urgenti, ben oltre l’ordinaria gestione dei fondi UE, ma anche di misure di intervento sul medio termine”.