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Politica | 04 ottobre 2018, 18:01

Bucci commissario alla ricostruzione: le reazioni alla nomina

Numerosi oggi in redazione le note stampa di commento alla nomina del sindaco Marco Bucci come commissario alla ricostruzione del ponte Morandi, fra auguri di buon lavoro, qualche dubbio e la sollecitazione per una maggiore dotazione di fondi e poteri

Bucci commissario alla ricostruzione: le reazioni alla nomina

Dopo 51 giorni il commissario per la ricostruzione del ponte Morandi ha un nome, quello del sindaco di Genova Marco Bucci. La nomina del primo cittadino ha inevitabilmente generato una lunga serie di reazioni nel mondo della politica, del lavoro e dell'associazionismo.

Diversi gli auguri di buon lavoro, a partire da quello di Franco Senarega, capogruppo regionale Lega Nord Liguria-Salvini: "L’annuncio formale della nomina da parte del presidente del Consiglio dei Ministri dovrebbe arrivare nelle prossime ore - ricorda Senarega - I nostri migliori auguri di buon lavoro a questo sindaco che sta già cambiando la città e ha dimostrato di essere persona seria, manager capace e amministratore pubblico di buonsenso. Da parte nostra, come sempre, ci sarà massima collaborazione nell’interesse dei genovesi e dei liguri”.

Auguri anche da parte del Movimento 5 Stelle: "Una scelta, quella di Marco Bucci, che rispettiamo, con quello spirito di collaborazione istituzionale che deve essere sempre messo al centro di ogni azione politica, soprattutto in questo momento di grande difficoltà per la nostra città - scrivono Alice Salvatore e Luca Pirondini - Al nuovo commissario auguriamo buon lavoro. La priorità ora è il bene di Genova e dei genovesi”.

Soddisfazione per la scelta di Bucci è stata espressa anche dal segretario generale Cisl Liguria, Luca Mastripieri, che tuttavia sottolinea come un elemento fondamentale al buon esito della ricostruzione e una dotazione di risorse e strumenti adeguati nelle mani del nuovo commissario: "Crediamo sia una scelta di buonsenso - commenta il sindacalista - perché il sindaco di Genova può collaborare come serve con la Regione e ha, inoltre, le capacità manageriali e la conoscenza del territorio che servono per questa ciclopica missione". "Deve essere ora chiaro a tutti - precisa però Mastripieri - che occorrono le adeguate provvidenze economiche e tutte le misure che sono assolutamente necessarie, senza le quali nessuno riuscirebbe a portare a termine un compito così importante e gravoso".

Qualche perplessità invece viene espressa da Gianni Pastorino, capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria, che ritiene la nomina di Bucci il risultato del gioco politico interno alla compagine governativa. Per Pastorino il primo cittadino genovese rischia di ritrovarsi con in mano una vicenda di enorme complessità senza avere gli strumenti per intervenire con efficacia: "Al governo sono serviti ben 51 giorni per arrivare a una fra le scelte più logiche e ovvie: a questo punto l’incarico a Bucci sembra una manovra più attinente al calcolo politico che alla reale attenzione per Genova dopo la tragedia di ponte Morandi. In questi casi la figura del sindaco è preminente, a patto che sia in condizione di agire. Ci auguriamo, quindi, che gli vengano forniti tutti gli strumenti necessari per poter fare il suo lavoro".

Infine anche Legambiente ha diffuso una nota stampa, in cui il presidente nazionale Stefano Ciafani e il presidente ligure Santo Grammatico scrivono: "A quasi due mesi dal crollo del ponte, finalmente arriva la nomina del nuovo commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi di Genova. Ora auspichiamo che si dia avvio in maniera rapida alla ricostruzione, nel pieno della trasparenza e della sicurezza, e soprattutto che sia diano risposte vere e concrete sulle tempistiche, gli sfollati, i lavoratori e le aziende perché in val polcevera senza aiuti tra poco chiuderanno anche le piccole imprese familiari, sui tempi di realizzazione del piano di demolizione e ricostruzione e sulla riqualificazione urbana dell'area del polcevera. Senza dimenticare però il rafforzamento della mobilità pubblica, che risultava inadeguata già prima del crollo del ponte, partendo da una revisione del Decreto Genova che deve fornire al Commissario gli strumenti necessari per far attuare questo potenziamento. Genova e i suoi cittadini non possono più aspettare, hanno diritto di tornare alla normalità. C’è bisogno di un progetto complessivo legato al rafforzamento della mobilità sostenibile di Genova capace di dare ai cittadini alternative valide all'automobile, con servizi di trasporto pubblici, efficienti e accessibili a tutto e creare allo stesso tempo un sistema efficiente di uscita dal porto delle merci via treno, che oggi rimane più lento e costoso del trasporto con autotreno. Dall’altra parte è fondamentale che il Governo faccia scelte coraggiose ridefinendo, ad esempio, le priorità di investimento nel nostro Paese e dando maggiore attenzione alla manutenzione delle infrastrutture".

RG


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