In alcuni paesi si fanno passi avanti verso nuove dimensioni sociali che possono anche non piacere ma in Romania si tenta di irrigidire le leggi per non consentire pari diritti a chi fa parte della comunità gay (LGBT).
In Romania, il prossimo 6-7 ottobre, si voterà per cambiare nella costituzione la definizione “matrimonio”: ovvero non si parlerà più di un’unione genericamente tra sposi, ma più specificatamente un’unione tra un uomo e una donna. Il referendum di questa settimana cerca di chiarire il fatto che in Romania i matrimoni tramite le persone dello stesso sesso siano almeno “poco graditi”.
L’obiettivo della votazione proposta dall’associazione “Coalizione per la Famiglia” è evitare la possibile futura legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Al momento in Romania non sono accettate nemmeno le unioni civili. Romania è un paese molto conservatore dove la Chiesa Ortodossa ha una forte influenza. Le forze politiche non sostengono affatto i movimenti gay (LGBT), salvo poche e rarissime eccezioni. Nel 2016, la raccolta firme per proporre il referendum ha ricevuto molti più consensi del necessario e quindi il 6 e 7 ottobre si andrà a votare.
I romeni che vivono fuori dai confini della Romania sono alcuni milioni e la maggioranza hanno diritto di voto. Come anche in altre occasioni, il voto della diaspora romena potrebbe essere decisivo per l’esito finale di questo particolare referendum. In Italia i seggi saranno più di 50 e il Piemonte è una delle regioni con il più alto numero di elettori romeni seguito dalla Liguria. Di conseguenza non sarebbe errato ipotizzare che l’esito delle votazioni “piemontesi” e “ligure” potrebbero incidere in maniera decisiva sulla dinamica generale e sui risultati finali della consultazione.
Riportiamo di seguito la quanto reso pubblico dal Mitropolita Iosif di Parigi della Chiesa Ortodossa Romena nella Lettera Pastorale:
“La nostra risposta al referendum di sabato 6 e domenica 7 ottobre non ha una connotazione politica e non è una posizione contro qualcuno, abbiamo una posizione in linea con la nostra fede e con la nostra coscienza cristiana e crediamo e testimoniamo che Dio ha creato l’umanità “ uomo e donna” ( Facere, 2,27). Questi sono i fondamenti della Famiglia che, tramite l’amore tra uomo e donna, fa nascere i bambini ai quali l’uomo diventa padre e la donna mamma, e i due sono responsabili della crescita e dell’educazione dei loro figli. Questo è il quadro normale nel quale possono ricevere l’amore paterno e materno, e poi diventeranno loro stessi genitori e si porteranno i loro figli dai loro nonni per essere felici anche per l’amore unico dei nonni e portare ai loro nonni la felicità”
Si voterà sabato 6 e domenica 7 ottobre dalle ore 7.00 fino alle 21.00.
Di seguito gli indirizzi dei 12 seggi presenti nei nostri territori.
Piemonte:
- Torino 1 - Consolato Generale della Romania, Via Ancona nr. 7, 10152 Torino
- Torino 2 - Consulato Generale della Romania, Via Ancona nr. 7, 10152 Torino
-Aosta -Viale Europa nr. 5
-Alessandria - Via Feruccio Parri nr. 15- Zona Cristo
-Asti - Palazzo Ottolenghi, Corso Alfieri nr. 350, Asti
-Novara - Via Perazzi nr. 5/D, parter, Quartiere San Martino
-Verbania - Centro sociale Via Renco nr. 36, 28923 Verbania
- Cuneo - Via Carlo Sigismondo Leutrum nr. 7, 12100 Cuneo
- Vercelli -Sala Sport Scuola Rodari Via Borsi, 13100 Vercelli
Liguria
- Genova - Via Casaregis 50/15, 16129 Genova
-Sanremo - Corso Cavallotti 59, Sala degli Specchi Sanremo
-La Spezia - Centro Civico Nord, Largo Vivaldi, 19122 La Spezia, Fossitermi
Per votare è sufficiente presentarsi ai seggi con un documento d’identità romeno e avere 18 anni compiuti.