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Sanità | 26 settembre 2018, 09:45

Ospedale Gaslini: incontro tra Viale e delegazione Kurdistan Save the Children

La collaborazione tra Ksc e il Gaslini è iniziata alcuni anni fa: un team di cardiochirurghi e sanitari ha effettuato diverse missioni chirurgiche internazionali a Sulamaniya, operando un centinaio di pazienti, mentre una decina è stata sottoposta a interventi e cure a Genova

Ospedale Gaslini: incontro tra Viale e delegazione Kurdistan Save the Children

La vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale ha incontrato ieri, insieme al direttore generale Paolo Petralia dell’Istituto Gaslini, una delegazione di Kurdistan Save the Children, organizzazione non governativa che collabora con il governo del Kurdistan iracheno nello sviluppo di progetti assistenziali e nel supporto ai pazienti di età pediatrica.

“Da parte di Regione Liguria – afferma l’assessore Viale - c’è il massimo sostegno nell’ottica di un consolidamento dei rapporti già avviati anche a livello istituzionale tra il Kurdistan e l’Istituto Gaslini. L’organizzazione opera infatti con il sostegno del governo locale. L’incontro di oggi è stata l’occasione per rivolgere un messaggio di vicinanza a tutto il popolo curdo. I medici del Gaslini hanno dimostrato non solo una grande umanità ma anche un grande coraggio: due qualità che ho potuto riscontrare oggi anche nei medici rappresentanti della delegazione curda. Questa volontà di rafforzare il legame con il Gaslini dimostra ancora una volta la vocazione internazionale del nostro Istituto pediatrico che si conferma un’eccellenza conosciuta nel mondo”.

La collaborazione tra Ksc e il Gaslini è iniziata alcuni anni fa: un team di cardiochirurghi e sanitari dell’Istituto pediatrico genovese, guidati dal dottor Francesco Santoro, hanno effettuato diverse missioni chirurgiche internazionali a Sulamaniya, operando un centinaio di pazienti pediatrici curdi, mentre una decina è stata sottoposta a interventi e cure in Italia, a Genova.

“Ad oggi – ha spiegato Santoro - ci sono più di 3.000 piccoli bambini in lista d’attesa con una diagnosi per cardiopatie: la loro speranza è di riuscire ad andare all’estero per effettuare gli interventi chirurgici di cui hanno bisogno, altrimenti rischiano di non avere accesso alle cure, tanto più in un paese devastato da anni di guerra, in attesa di poterli curare in loco”.

Dopo l’interruzione delle missioni, nel 2014, a causa della guerra, a dicembre è prevista una nuova missione dell’Istituto Gaslini in Kurdistan: un team di 12-13 persone tra medici e infermieri opererà per una settimana sottoponendo 15 pazienti a interventi cardiochirurgici. Sulla base di questo lavoro comune, Ksc ha individuato l’Istituto Gaslini quale potenziale partner per il rafforzamento dell’area cardiochirurgica e di eventuali altre aree cliniche nell’ospedale pediatrico di Sulamaniya.

A questo scopo, la delegazione del Kurdistan, guidata da Dana Hussein Quadir (program director di Ksc) e composta anche da medici, si fermerà a Genova anche oggi pomeriggio e domani per effettuare visite presso l’Istituto pediatrico genovese finalizzate a consolidare la collaborazione realizzando progetti comuni per la cura dei piccoli pazienti e per la formazione di cardiochirurghi in loco.

rg

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