Autostrade per l'Italia è intervenuta dopo le polemiche rilanciate nelle ultime ore da alcuni quotidiani sui contributi erogati dalla società in risarcimento di alcune macchine distrutte nel crollo; secondo diverse testate giornalistiche il modulo che è stato sottoposto ai proprietari di quelle vetture avrebbe contenuto delle clausole che avrebbero reso poi più difficoltoso rivolgersi al tribunale contro Autostrade per altre tipologie di danno eventualmente subito.
"Autostrade per l’Italia - si legge nella nota stampa - ritiene doveroso ribadire che il modulo di rimborso a cui fanno riferimento gli articoli polemici, che prevede la rinuncia da parte del beneficiario a qualsiasi altra pretesa rispetto allo specifico evento oggetto di rimborso, è una fattispecie 'unica' nel suo genere. Si tratta infatti di una ricevuta che la società ha chiesto di firmare solo ed esclusivamente ai dipendenti di due aziende (Amiu e Tecnotatti) sottostanti al viadotto che hanno avuto la propria auto danneggiata o distrutta e hanno chiesto un indennizzo immediato. Trattandosi di un danno materiale ben identificato, è stato risarcito da Autostrade per l’Italia a titolo definitivo, versando alle persone danneggiate una somma di denaro equivalente al valore dell’autovettura".
Per Autostrade dunque nessun tranello ai danneggiati, ma semplicemente un indennizzo a seguito di un danno facilmente e chiaramente identificabile, liquidato ai lavoratori che ne avevano fatto richiesta. "Non ha nulla a che vedere - scrive la società in riferimento all'indennizzo auto - con tutti gli altri tipi di contributi, che sono stati erogati finora dalla società a fondo perduto, indipendentemente da qualsiasi eventuale indennizzo futuro e senza chiedere ai beneficiari alcuna rinuncia come è scritto chiaramente nei relativi moduli. Dispiace constatare, ancora una volta, come un’iniziativa concreta realizzata dalla società in tempi rapidi per alleviare le sofferenze e i disagi dei cittadini della Zona Rossa di Genova sia oggetto di strumentalizzazioni basate su elementi falsi e interpretazioni fuorvianti".