Sono passati ormai più di venti giorni, da quando il supermercato Ekom sulla ‘piastra’ di via 2 Dicembre al Cep ha cessato la sua attività. Troppi furti ed episodi di violenza e maleducazione, è stata la motivazione ufficiale. Una bella botta per le centinaia di persone che abitano in questi caseggiati ma anche per le altre, ancor più numerose, delle vie limitrofe.
Il supermercato sulla ‘piastra’, insieme alla farmacia, alla tabaccheria e al panificio, che vanno avanti tra mille sacrifici e con enorme coraggio, svolgeva una funzione soprattutto sociale, oltre a quella meramente commerciale.
Adesso tutto questo non c’è più e i residenti sono costretti a prendere i mezzi per ‘scendere a valle’ e fare la spesa, con tutto il disagio che questo comporta, specialmente per gli anziani.
Su questo tema si è subito attivata la politica, per cercare soluzioni. Fabio Ariotti, consigliere comunale della Lega e presidente della Commissione Welfare, abita nel quartiere, ne è diventato uno dei punti di riferimento grazie alla serietà e al lavoro svolto.
Giovedì ha portato la questione in sala rossa, attraverso un articolo ex 54 (interrogazione a risposta immediata) all’assessore comunale alle Attività Produttive Paola Bordilli (sua collega di partito).
Secondo Ariotti, al Cep serve un rilancio del territorio, ma che parta soprattutto dai residenti. “Dopo l'aggressione ai danni di un anziano e in seguito alla chiusura del supermercato Ekom, dovuta anche ad episodi incresciosi quali furti, rapine e aggressioni, sarebbe auspicabile una maggiore vicinanza da parte delle istituzioni anche nella zona del Cep. Il supermercato rappresentava un presidio importante per la zona, soprattutto per le persone anziane, e la chiusura influisce negativamente anche sui pochi commercianti rimasti”.
Per attuale un rilancio del territorio, sostiene Ariotti, “vanno coinvolti le istituzioni, i comitati di quartiere, le associazioni e tutti i cittadini che insieme e per anni si sono battuti per la zona. Sono soddisfatto dell’impegno che stanno dimostrando i nostri assessori comunali, Bordilli e Garassino, attenti alle dinamiche del quartiere”.
L'assessore al commercio ha voluto sottolineare come, anche a seguito di contatti con il questore e con Carlo Besana del Circolo Pianacci (il cui cancello è chiuso al pubblico da ormai quindici giorni per gli eccessivi e reiterati episodi di maleducazione), la tematica sia da affrontare a un livello complessivo e non soltanto commerciale.
“La Bordilli - comunica Ariotti - si è quindi resa disponibile a farsi carico di incontri mirati con gli assessori competenti per valorizzare una zona troppe volte dimenticata negli anni passati. Dall’assessore alla sicurezza, invece, ho ricevuto rassicurazioni sul fatto che verranno installate alcune telecamere, che auspico possano fare da deterrente ai numerosi episodi di violenza che sempre più spesso si stanno verificando nel quartiere”.
Questo l’impegno della Bordilli in sala rossa: “Le realtà di vicinato fanno presidio, ma non possono essere l’unico argine all’invivibilità. Su quella zona occorre programmare una serie di azioni per offrire la sicurezza necessaria alle persone per lavorare e per viverci. L’amministrazione sta lavorando per mettere a sistema, anche con le altre forze dell’ordine, un piano per portare legalità e sicurezza in quella zona”.
Nel frattempo, il Circolo Pianacci, uno dei punti di riferimento della zona, rimane ancora serrato. Lunedì 1 ottobre, alle ore 21, presso la sede, è prevista un’assemblea pubblica “per confrontarci tutti insieme sui problemi che hanno portato alla chiusura dell’Area Pianacci - si legge sul sito ufficiale - Saranno presenti rappresentanti dei diversi livelli istituzionali, Municipali e Comunali e di Arci”. Il presidente onorario Carlo Besana spiega: “Dopo l'1 ottobre e in base all'andamento dell'assemblea, sarà poi il direttivo del Pianacci a valutare tempi e modalità di riapertura”.