La metà delle attività liguri connesse al gioco d’azzardo si trovano a Genova e provincia.
E’ quanto emerge da uno studio divulgato lo scorso mese d’agosto 2018 dalla Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi.
La ricerca ha preso in considerazione il numero di esercizi legati al gambling nel primo trimestre del 2017 e nel primo trimestre del 2018. I dati sono stati ottenuti dal registro delle imprese.
Se a livello nazionale è stato registrato un +6,9%, con i punti gioco cresciuti da 10.418 a 11.139, la Liguria ha fatto registrare un +6,5%. Ma a balzare agli occhi è ciò che emerge se scorporiamo il dato regionale a livello di province.
Genova passa da 127 a 137, +7,9%.
Imperia da 32 a 37, +15,6%.
La Spezia da 33 a 30, - 9,1%.
Infine, Savona da 56 a 60, +7,1%.
Insomma, la città della Lanterna e il suo hinterland gravano da sole per il 52% del dato complessivo della Liguria.
E sul fronte del gioco online?
Se risulta pressoché impossibile indicare da quale zona d’Italia i giocatori facciano il loro ingresso nei casinò online, di sicuro c’è che i numeri che li riguardano sono tutti col segno più. Almeno quelli registrati in questi ultimi anni. A testimoniarli le ricerche condotte dall’Osservatorio sul Gioco Online del Politecnico di Milano, voluto dall’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite la Sogei.
Nello scorso 2017 la spesa degli italiani nel gambling online è stata pari a 1,38 miliardi di euro. Per il secondo anno consecutivo è stata sfondata la soglia del miliardo di euro. E la crescita rispetto al 2016 s’è attestata su un +34%.
Gran parte della spinta allo sviluppo è arrivata dal recupero dei flussi dai circuiti irregolari, quelli non approvati dalle autorità italiane, e dal processo di digitalizzazione degli acquisti da parte dei consumatori. Anche se non manca l’ingresso di nuovi giocatori, in particolare stranieri, nella filiera dei siti col suffisso “.it”.
A trainare il settore, soprattutto, i casinò games, registrati qui per qualche esempio e provarli anche nelle versioni demo, con un peso pari al 41% dell’intero comparto. Alle loro spalle le scommesse sportive, ormai arrivate a quota 40% ma con prospettive di ulteriore crescita considerando anche il boom in occasione dell’ultima competizione iridata fra i mesi di giugno e luglio 2018 in Russia; il gioco di carte più conosciuto al mondo, vale a dire il poker che nelle due varianti disponibili (da torneo e cash game) arriva al 10%; mentre il restante 9% è composto da una serie di altri passatempi anche molto differenti per tipologia e che spaziano dagli e-sports fino alle lotterie virtuali.