Il Premier Conte interviene sul palco della commemorazione del 14 settembre e fa un lungo discorso a conclusione della serata:
"Il mio primo pensiero lo voglio rivolgere al dolore che ancora soffre chi ha subito una perdita di affetti cari. All'ingiustizia di chi si è dovuto allontanare repentinamente dalla propria abitazione, di chi ha subito l'ingiustizia di doversi allontanare dal proprio luogo di lavoro e a tutti coloro che soffriranno ancora i postumi di quest'immane tragedia".
Tra gli applausi continua: "Un secondo pensiero lo dedico a chi ha partecipato alla macchina dei soccorsi. Dopo qualche ora sono arrivato anch'io, testimone di come siano intervenuti tempestivamente, lavorando alacremente, per recuperare feriti e tutelare l'incolumità di tante persone".
Passa poi a sintetizzare le misure contenute nel Decreto Genova:
"Avevo detto che sarei tornato presto e sono qui, anche a nome del Governo, che ha dato risposta corale, ha dedicato a Genova due consigli dei ministri straordinari, adottato misure d'emergenza. Oggi non mi limito a una testimonianza, anche se doverosa, a mani vuote, ma ho portato dei fogli pieni di fatti, di misure concrete. Qualcuno ha detto che ieri abbiamo litigato nel consiglio dei ministri: no, siamo stati a operare. Per confezionare il Decreto abbiamo lavorato giorno e notte. Abbiamo scritto misure idonee a ristabilire normali condizioni di vita ed economiche per le persone coinvolte in questa immane tragedia. Ci sono misure volte a ripristinare la funzionalità di servizi pubblici e funzionalità delle infrastrutture di rete. Ci sono misure per accelerare le procedure di ricostruzione del ponte. Vogliamo offrire a Genova l'occasione di un rilancio sociale, economico, culturale.Riassumendo: misure per sfollati, aziende, artigiani e commercianti da risarcire, misure per cassa integrazione delle aziende in crisi; istituzione di una zona franca urbana e una logistica semplificata per porto e retroporto, misure immediate per la viabilità da e per Genova".
Il Premier poi indica tempi brevi e si riferisce ad Autostrade: "A dieci giorni dall'entrate in vigore del decreto ci sarà il Commissario con pieni poteri. Non abbiamo ceduto al ricatto di offrire ad Autostrade la ricostruzione del ponte. Lo faremo a sue spese, ma la procedura per la revoca della concessione si completerà".
Continua con le misure: "Abbiamo adottato misure di prevenzione per evitare che di nuovo si verifichino tragedie del genere; istituita agenzia di vigilanza per strade e autostrade, anche offrendo nuovo lavoro a giovani esperti per monitorare le infrastrutture critiche e istituita banca dati centralizzata per programmare gli interventi tempestivamente".
E conclude, mostrando la maglietta col logo: "Voglio tornare presto per inaugurare il ponte e vederlo più bello di prima, Genova lo merita e il Governo ha Genova nel cuore".