/ Politica

Politica | 12 settembre 2018, 09:20

Gianni Pastorino: "Postel, da lunedì prossimo rischio esuberi per 30 lavoratori"

Pastorino di Rete a Sinistraq e LiberaMente Liguria: “Approvato all’unanimità OdG: l’azienda consideri l’emergenza in cui si trova la città e sospenda il piano industriale”

Gianni Pastorino: "Postel, da lunedì prossimo rischio esuberi per 30 lavoratori"

Vista la grave situazione che la città sta attraversando dopo il tragico crollo del Ponte Morandi, la giunta intervenga con urgenza su Postel, Poste Italiane e Mise, coinvolgendo il Comune di Genova, per richiedere la sospensione del piano industriale presentato nei mesi scorsi dall’azienda di posta massiva.

Questa la richiesta contenuta nell’OdG presentato al termine della riunione di ieri fra capigruppo e rappresentanti sindacali di Postel, in seguito approvato all’unanimità dall’aula.

«L’azienda ha annunciato per lunedì prossimo l’inizio dello smantellamento del centro stampa massiva a Multedo, poiché intende spostare il servizio su altri sedi nazionali. Ma così la città rischia seriamente di perdere altre decine di posti di lavoro, in una delle ultime realtà storiche esistenti; e in un momento in cui la tragicità degli eventi dovrebbe suggerire tutt’altri provvedimenti – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, fra gli estensori dell’OdG -. L’azienda deve sospendere il piano industriale che prevede soltanto il mantenimento dei servizi non primari, cioè la gestione elettronica documentale e il direct marketing. Quindi evitare la chiusura e il trasferimento delle sedi genovesi di Multedo e via Rela presso il CMP Colombo, all’aeroporto. Dopo il crollo di ponte Morandi, non sono assolutamente accettabili licenziamenti che potrebbero essere evitati».

Venendo a mancare la stampa massima, il servizio attualmente a maggior fatturato, sarebbero subito a rischio i 30 dipendenti delle cooperative addetti al magazzino e al facchinaggio, ma il problema potrebbe estendersi ad altre decine di lavoratori.

«È assurdo: l’azienda vuole eliminare il settore che rende di più. Non solo: Postel ha annunciato la riorganizzazione lo scorso aprile, ma notizie certe risalgono solo al 3 luglio scorso. E oggi questa doccia fredda, che a noi appare un’azione manu militari – commenta Pastorino -. Ci aspettiamo un atto di responsabilità da parte dell’azienda. Ora bisogna mettere al primo posto l’uscita dall’emergenza della città, dopodiché si dovrà negoziare che il trasferimento avvenga alle condizioni migliori, preso atto che non possono essere i lavoratori a pagare le nuove scelte aziendali con licenziamenti e tagli salariali».

rg


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium