"Avete sentito Autostrade? Siamo responsabili ma non colpevoli, è una supercazzola per dire che si vogliono salvare dai processi ma sanno che anche loro sono responsabili". E' quanto ha detto il vicepremier, Luigi Di Maio, intervistato su La7 sul crollo del ponte Morandi.
Il leader M5S ha ribadito di fidarsi "ciecamente di Fincantieri", anche se Autostrade "sta provando a rifarsi una verginità con conferenze stampa e maneggiando plastici. Ci mettano i soldi - ha insistito - ma non tocchino una pietra".
"Se parliamo di rimettere a gara le autostrade ci sono due possibilità: o tornano ad Autostrade ed è l'arte dei pazzi o ci facciamo colonizzare da un concessionario straniero. Quindi necessariamente devono tornare allo Stato, vogliamo chiamarla gestione pubblica e non nazionalizzazione?", ha aggiunto Di Maio. Alla domanda se sulla questione si sia messo d'accordo con Matteo Salvini, Di Maio ha risposto: "Assolutamente. Anche nella mozione che abbiamo votato in Parlamento è prevista una gestione pubblica nel futuro".
Intanto Michele Dell'Orco, sottosegretario alle Infrastrutture, fa sapere che il "decreto Genova dovrebbe già arrivare questa settimana, quindi siamo al lavoro per quello: questa è la nostra priorità". "Stiamo facendo un'analisi delle infrastrutture, dei ponti in tutte le regioni - ha spiegato - compresa la Toscana. Adesso la priorità è all'attività manutentiva, sia delle infrastrutture, e naturalmente anche dei mezzi, un po' quello che si fa in questa officina".
A proposito delle frizioni fra il ministro Danilo Toninelli e il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Toti, Dell'Orco ha detto che "non ci sono grandi incomprensioni in realtà, il governo è unito, ma neanche con gli enti locali, che si devono occupare di trovare una casa anche agli ultimi sfollati. Questa è la loro prima attività".