Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria e Raffaella Paita, deputata Pd e segretario della Commissione Trasporti della Camera, in una nota stampa affermano:
"Nelle giornate successive al drammatico crollo del Ponte Morandi avevamo indicato la necessità di misure straordinarie per l’economia genovese e, in particolare, per il Porto. A partire dal rapido ripristino dei collegamenti ferroviari e il conseguente aumento dei treni a disposizione dello scalo, sollecitando Merci Italia in questo senso, alla realizzazione della Zona economica speciale (Zes), sfruttando una norma istituita dal governo Gentiloni per garantire condizioni favorevoli in termini fiscali e amministrativi a zone del Paese collegate a un’area portuale e che si trovino in condizioni di forte criticità. Proprio per questo facciamo nostra anche la proposta di Assoporti che prevede l’azzeramento delle tasse di ancoraggio per le navi, sia commerciali sia passeggeri, per lo scalo genovese e la riduzione delle accise sui carburanti, per i mezzi operativi dei terminal per un immediato contributo agli operatori. Zona economica speciale, azzeramento delle tasse di ancoraggio e riduzione delle accise ci sembrano un mix di proposte in grado di assicurare la tenuta e il rilancio dell’economia genovese e, in particolare, di quella portuale, dopo il crollo del Morandi".
Mentre riguardo alla proposta dell'assessore Benveduti di chiedere l'istituzione di una zona logistica semplificata, commentano: "Crediamo invece che la semplice istituzione di una Zona logistica semplificata, che prevede agevolazioni nelle procedure ma non incentivi fiscali, non sia per nulla sufficiente a raggiungere gli obiettivi di rilancio dell’economia genovese in questo momento di grande difficoltà. Non si cura una malattia grave con un’aspirina. Servono interventi eccezionali".