Un’analisi sul campo dei disagi, dal ponente metropolitano alla Valpolcevera, per verificare gli aspetti più critici, i passi avanti e le soluzioni adottate; ma anche per avanzare proposte alternative, concrete e puntuali: questo il programma del capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, per i giorni che separano dal 4 settembre, data in cui è convocato il consiglio regionale straordinario sul crollo del Ponte Morandi. «In questi giorni registriamo una serie di dichiarazioni importanti di Regione Liguria e Comune di Genova, in merito agli interventi sulla situazione creatasi con il crollo del ponte Morandi. Alcune scelte sono condivisibili, altre non sono ancora chiare.
Ma al contempo, come gruppo consiliare, riceviamo dai cittadini molte segnalazioni circa i pesantissimi disagi in corso: difficoltà a raggiungere gli ospedali, i posti di lavoro, e fra poco anche le scuole. E poi c’è l’isolamento sostanziale della Valpolcevera: 90.000 persone, cui si aggiungono quelle dei comuni limitrofi.
Una situazione potenzialmente esplosiva – dichiara Pastorino -. In generale abbiamo la sensazione che la realtà sia più grave di come ci viene raccontata».
«Per questo da domani torneremo nelle strade, saremo sui pullman e sui treni, visiteremo la Valpolcevera, verificheremo le condizioni del traffico nel ponente. Eravamo già presenti sul luogo del disastro il fatidico 14 agosto; e lo saremo nuovamente in questi giorni, fra la gente.
Tutto questo non per fare polemica, ma per spirito costruttivo – sottolinea Pastorino -. Crediamo che la classe politica genovese e ligure debba dimostrarsi capace di trovare soluzioni competitive e condivise. La nostra presenza sul territorio servirà per verificare i disagi, ma anche gli aspetti positivi qualora li riterremo tali; e al tempo stesso proporre soluzioni alternative, se ci accorgeremo che certi problemi non siano stati superati o si siano aggravati col passare delle settimane».
«Una presenza importante e propedeutica al consiglio regionale del 4 settembre, ma che proseguirà anche dopo martedì prossimo. Vogliamo comprendere come riportare questo territorio alla sua normalità.
Pur nella consapevolezza che le ripercussioni di questa tragedia si protrarranno per mesi e mesi –conclude Pastorino -. Il crollo è una vicenda devastante, ed è anche dimostrazione che la visione politica degli ultimi 50 anni non ha saputo sviluppare una prospettiva di viabilità, e vivibilità, emancipata da ponte Morandi».