Istituire a Genova una Zona Economica Speciale, con gli annessi incentivi economici: questa una delle proposte più significative contenute nel pacchetto di misure proposte dal Partito Democratico alle istituzioni e alle altre forze politiche per aiutare il capoluogo ligure a rialzarsi dopo il crollo del ponte Morandi.
Le proposte sono state presentate al pubblico nel corso di una conferenza stampa presso la Regione Liguria, presenziata da numerosi esponenti del partito.
Innanzitutto il Pd chiede l'istituzione a Genova di una Zona Economica Speciale, che comporterebbe l'erogazione di incentivi e fondi per svariate decine di milioni di euro: la misura potrebbe dare uno slancio alle attività economiche cittadine, messe a dura prova dal crollo del ponte Morandi. L'esigenza di incentivare il rilancio economico del capoluogo ligure assume secondo il Pd una particolare valenza a livelli nazionale, soprattutto in funzione del porto, la cui logistica è stata messa in crisi.
Netta poi la posizione del partito per quanto riguarda gli obblighi spettanti ala società Autostrade per l'Italia, che dovrebbe addossarsi tutti i costi di edificazione di un nuovo ponte, di tutte le opere provvisorie necessarie per ripristinare la m la viabilità cittadina e portuale, delle spese di ricollocamento degli sfollati, e del risarcimento danni subiti dalle attività produttive e commerciali coinvolte.
"Temiamo - si legge nel comunicato stampa diffuso dal Pd per l'occasione - che la guerra di carte bollate tra Governo e Autostrade abbia, come unica conseguenza, oltre a un inevitabile e interminabile contenzioso, il rischio di bloccare la realizzazione della Gronda autostradale. La Gronda di Ponente è finanziata dagli aumenti tariffari previsti dalla concessione e rappresenta per Genova un'opera fondamentale e irrinunciabile al pari del Terzo Valico e del nodo ferroviario genovese".
Per il Pd poi è opportuno che gli sfollati ricevano un trattamento analogo a quello riservato ai cittadini interferiti dalla realizzazione della Gronda, secondo quanto previsto dal PRIS: indennizzo a prezzo di mercato maggiorato di 43 mila euro, in alternativa consegna di un nuovo appartamento pagato da Autostrade.
Diverse poi le opere infrastrutturali e viarie che è necessario realizzare al più presto: "Priorità assoluta alla realizzazione delle opere in parte in corso - scrivono dal Pd - che possono costituire un bypass del Ponte Morandi tra i caselli Genova Aeroporto e Genova Ovest". Fra queste il Lotto 10 (collegamento Strada a mare con Casello Genova Aeroporto), il Collegamento tra Strada a Mare e Val Polcevera (Via Perlasca/Via Tea Benedetti), la conclusione dei lavori su lungomare Canepa, e il nodo autostradale San Benigno (Accesso Genova Ovest).
Oltre alla viabilità portuale, il crollo del Morandi infligge un duro colpo alla mobilità urbana. Servono secondo il Pd risorse certe per finanziare l’ampliamento del trasporto pubblico locale. Risorse straordinarie da Stato e Regione a integrazione del Fondo regionale trasporti per estendere il servizio pubblico urbano e metropolitano e quello ferroviario sarebbero auspicabili, così come lo sarebbe garantire gratuitamente e fino alla mezzanotte il servizio della metropolitana sull’intera tratta Brin-Brignole.
Il Pd propone poi la realizzazione di parcheggi di interscambio nel quartiere di Rivarolo (via Pisoni) e nel ponente cittadino, il potenziamento delle frequenze dei bus interni alla Val Polcevera, l'attivazione di un servizio dedicato al trasporto degli studenti per collegare la stazione della metropolitana di Dinegro con piazza Montano per l’inizio dell’anno scolastico, il potenziamento delle corse del Nave Bus ed estendere il servizio a Pra’ dove è già stato realizzato il molo di attracco, e infine uno sconto dell’abbonamento per i residenti del ponente cittadino e della Val Polcevera e un’esenzione per gli sfollati, in modo da incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico.
Importante poi per il Pd anche potenziare il servizio ferroviario tra Savona e Genova, senza diminuire i treni metropolitani che partono o arrivano da/a Genova Voltri per non penalizzare l’utenza pendolare urbana, estendere a tutto il nodo genovese la gratuità di accesso alle autostrade per i cittadini genovesi nel periodo dell’emergenza, e prevedere l’esenzione del pedaggio anche per gli autotrasportatori e i mezzi di soccorso in transito sul nodo di Genova.