Il controesodo mette a dura prova la viabilità genovese dopo il crollo del viadotto Morandi. Se domenica la mobilità menomata dalla sciagura ha tutto sommato retto, nella notte e questa mattina si sono registrate code all'uscita dell'autostrada A10 al casello di Genova Aeroporto, a causa delle modifiche alla viabilità imposte dall'emergenza.
"Il peggio deve ancora arrivare", avvertono dalla centrale operativa della polizia locale. Finora è come se la viabilità si fosse auto-organizzata su due flussi, sulla A10 e sulla A26 e sulla A7. Sorvegliata speciale è la rotonda di via Siffredi, all'uscita dal casello di Genova Aeroporto. E' qui la girandola del traffico proveniente dal ponente, dal levante e dall'autostrada, oltre alle auto che viaggiano sulla direttrice "Borzoli - mare", unica soluzione di viabilità ordinaria per chi abita e lavora in Valpolcevera.
Con il finire di agosto e l'inizio di settembre si prospettano le prove più dure, in vista della ripresa a regima delle attività portuali e commerciali. Il consiglio del Comune e del sindaco Bucci è quello di usare i mezzi pubblici. Sono stati potenziati i servizi ferroviari, quelli della metropolitana aperta 24 ore su 24 e gli autobus Amt, con l'istituzione di bus navetta gratuiti: sull'asse ponente-levante tra Aeroporto, Sestri Ponente e stazione Principe, e tra la stazione di Bolzaneto e quella del metro Brin.
Da oggi sino al 2 settembre è stato istituito il divieto di transito dalle ore 7 alle ore 9.30 e dalle ore 17 alle ore 19.30 per i veicoli di massa superiore a 7,5 tonnellate, escluse alcune categorie come quelli che trasportano merci deperibili, in lungomare Canepa e in via Guido Rossa, le due strade di scorrimento tra il porto e il ponente cittadino.
Per risolvere celermente il problema dell'operatività portuale prosegue l'iter per realizzare una strada interna alle aree Ilva di Cornigliano.