Economia - 18 agosto 2018, 10:04

Porto di Genova: contromisure viabilità, sul Ponte Morandi transitavano 2 mila tir al giorno

Nel porto lavorano oltre 11 mila persone, ma sono circa 60 mila gli occupati nel territorio provinciale

Non è solo la viabilità genovese ad essere in ginocchio per il crollo del viadotto Morandi, snodo fondamentale della Liguria. C'è anche il porto, con tutto il suo impatto economico. In Capitaneria si è svolta una riunione per valutare gli interventi da mettere in atto subito per risolvere i problemi del porto e delle sue imprese. 

Il sistema viario che ruota intorno all'area portuale è essenziale per garantirne il funzionamento. Ponte Morandi, su cui passavano circa 2 mila tir al giorno, era un anello centrale che ora è ridotto a macerie. Si sta già ragionando per realizzare una nuova strada di scorrimento per il traffico pesante nelle aree Ilva di Genova Cornigliano. E si punta a riattivare entro un mese i binari ferroviari per il traffico merci dal porto di Genova colpiti dal crollo. 

Sui suoi oltre 7 milioni di metri quadri di superficie, il porto di Genova movimenta 69 milioni di tonnellate di merci l'anno. Il traffico in container presso tutti i terminal ha visto nel 2017 un'impennata del 13,3%.

A queste cifre si aggiunge un traffico passeggeri di 4 milioni e 200 mila persone portati dalle oltre 9.000 navi che hanno fatto scalo nei quattro bacini e un traffico crocieristi di un milione e 700 mila persone.

Nel porto lavorano oltre 11 mila persone, ma sono circa 60 mila gli occupati nel territorio provinciale in attività lavorative e professionali, pubbliche e private, direttamente o indirettamente collegate al porto di Genova: oltre il 15% di tutti gli occupati del territorio provinciale.

rg