La commissione ispettiva istituita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si riunirà presso la Prefettura di Genova a mezzogiorno. E' il primo vertice della commissione che ha avviato un'istruttoria su Autostrade per l'Italia per il crollo del viadotto Morandi dell'A10. La Commissione ispettiva è incaricata di svolgere verifiche e analisi tecniche sul disastro.
A comporre la commissione ci sono l'architetto Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche per il Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, con funzioni di presidente, i professori Ivo Vanzi, componente esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici e Antonio Brencich, professore associato dell'Università degli studi di Genova, gli ingegneri Gianluca Ievolella, consigliere di supporto al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Michele Franzese e Bruno Santoro, dirigenti tecnici della direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali.
Intanto, il governatore ligure Giovanni Toti cerca di spegnere le polemiche che si sono affollate in queste ore: "Come Regione ci stiamo muovendo in tutti i sensi, ma non mi piacciono le polemiche di queste ore. Le responsabilità, che certamente ci sono, andranno appurate con rigore e perseguite. Ma il primo tema è che tutti quanti quelli che ne hanno la possibilità siano messi in condizioni e spinti a lavorare per il ripristino della normalità", dice il presidente della Liguria, Giovanni Toti, in un'intervista al Messaggero sul crollo del ponte Morandi a Genova: "Di questo dobbiamo parlare, non di questioni ideologiche".
Quanto al tema spinoso del ritiro delle concessioni: "Non è il tema del momento - puntualizza Toti - Società Autostrade è appunto una società, all'interno della quale ci sono delle persone che se hanno sbagliato vanno colpite, duramente, ma le deve accertare la magistratura. Così come vanno accertate le responsabilità del ministero delle Infrastrutture che su quelle concessioni doveva vigilare. Non va fatta una guerra ideologica, perché non vorrei che fossero cortine fumogene per le responsabilità del passato, per i ritardi che ci sono stati in altre grandi opere che avrebbero reso meno problematica la situazione attuale. Io sono sempre stato favorevole alla Gronda e vorrei vedere partire il cantiere domattina. Questi ritardi e veti non ci hanno aiutato, perché quanto meno ora avremmo una alternativa a Ponte Morandi".
Tra le novità importanti emerse ieri, c'è la promessa di un nuovo viadotto sul torrente Polcevera entro il 2019 (obiettivo indicato da Toti e dal sottosegretario Rixi), una nuova strada di scorrimento per il traffico pesante da costruire nelle aree Ilva di Genova Cornigliano, fondi extra (oltre i 5 milioni stanziati dal Governo) per dare un'abitazione agli sfollati e rimborsare le aziende danneggiate, 40 alloggi subito e 300 entro due mesi per coloro che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.
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