Come purtroppo era prevedibile si sta aggravando il bilancio provvisorio delle vittime del crollo del ponte "Morandi" sul Polcevera. In queste ore i soccorritori sono al lavoro per estrarre i corpi dalle macerie. Sono in totale una trentina le auto e tre i mezzi pesanti coinvolti nel crollo che si è verificato poco prima delle 12 di oggi. Il numero delle vittime accertate sale a 35, oltre alle decine di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.
Massiccio il dispiegamento di forze in zona. A Genova sono confluiti Vigili del Fuoco e soccorritori anche da fuori Regione. Gravi i disagi al traffico sia su strada che sulla ferrovia. E così sarà anche per le prossime settimane e, purtroppo, per i prossimi mesi.
Intanto si sta mobilitando anche la politica. Questa sera alle 18.30 sarà a Genova il Premier Giuseppe Conte mentre domani arriveranno nel capoluogo i due vice Premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Una volta ultima i lavori per soccorrere i feriti e recuperare i corpi delle vittime sarà il momento della ricostruzione dei fatti. Esclusa in via ufficiale l'ipotesi che il ponte sia stato colpito da un fulmine prima di crollare. Smentita anche l'ipotesi di un collegamento con le forti piogge che da questa mattina si sono abbattute su Genova. Si segue, quindi, l'ipotesi del crollo strutturale.
La Regione ha attivato alcuni numeri utili.
NUMERO PER LE INFORMAZIONI SU PERSONE DISPERSE:
0105360637
0105360654
NUMERO PER LE INFORMAZIONI CIRCA LA CIRCOLAZIONE STRADALE:
0646530373
0646530439
VIABILITA':
Sulla A10 Genova-Savona tra il Bivio per l' A7 Genova-Serravalle e Genova Aereoporto, in entrambe le direzioni si è resa necessaria la chiusura del tratto.
E’ al momento aperta la linea ferroviaria tra Ventimiglia e Genova, riattivata la circolazione anche verso Milano.
SANITA':
Sono stati allertati gli ospedali da Sestri Levante e Savona pronti ad accogliere vittime e feriti.
i medici di famiglia si sono messi a disposizione per la giornata di oggi, domani e nei prossimi giorni a mantenere gli studi aperti permettendo ai pazienti di rivolgersi a loro per i casi meno gravi evitando di intasare gli Ospedali.