Si percepisce chiara nella voce di Davide Capello il senso di smarrimento di shock, vissuto questa mattina sul Ponte Morandi di Genova.
Il vigile del fuoco di origine sarda, savonese adottivo e portiere del Legino Calcio, è stato infatti coinvolto nel crollo del viadotto, rimanendo passeggero inerte di un volo di decine e decine di metri.
Le prime dichiarazioni sono arrivate ai microfoni di Skytg24: "Ho visto solo la strada venire giù e poi ho vissuto un lunghissimo spavento. E' stato scioccante, non sono riuscito ancora a capire come la mia auto non sia stata schiacciata. Sono riuscito ad uscire dalla macchina, grazie all'aiuto di alcune persone presenti sul posto, poi sono arrivati i soccorsi. E' stata una scena apocalittica, da film. Non posso che ritenermi molto fortunato, è stato un vero e proprio miracolo; è impensabile che possa succedere una cosa del genere in una delle strade più trafficate d'Italia. Grazie a Dio posso raccontare quanto è avvenuto".
L'ultima domanda rivolta dalla giornalista presenta in studio, apparsa anch'essa sconvolta dal racconto di Capello, è stata sulle condizioni meteorologiche al momento dell'incidente: "In quel momento pioveva forte, non mi sono reso conto se un fulmine abbia colpito o meno il ponte. Ho un solo ricordo: la strada che va giù e basta".