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Eventi | 09 agosto 2018, 14:33

Al Castello d'Albertis parte la campagna "Io Shuar"

L'iniziativa per la tutela della foresta dell'Amazzonia ecuadoriana è stata organizzata in occasione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni, nata per celebrare la meravigliosa diversità del nostro pianeta e per sensibilizzare l’opinione pubblica in favore dei diritti delle popolazioni indigene

Al Castello d'Albertis parte la campagna "Io Shuar"

In occasione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni, nata per celebrare la meravigliosa diversità del nostro pianeta e per sensibilizzare l’opinione pubblica in favore dei diritti delle popolazioni indigene, Castello D’Albertis lancia  un’iniziativa a favore della comunità Shuar, per la tutela della foresta dell’Amazzonia ecuadoriana.

Intorno alla mostra “Witjai il gene verde della razza umana” (prorogata al 21 settembre 2018), è nata la collaborazione tra il ‘Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo’ di Genova e Gianluca Balocco per la campagna fondi “Io Shuar” a favore della comunità Shuar di Sapap Naint nell’Amazzonia ecuadoriana. Di recente, la comunità Shuar ha vinto una causa per la conservazione dei propri territori. Con la somma che saremo in grado di raggiungere potremo aiutarli a raccogliere i fondi per coprire le spese dell’avvocato, affinché proceda alla difesa del territorio dalla distruzione della terra per motivi economici. Le popolazioni indigene sono l’unico baluardo e controllo al disastro ambientale che si rinnova da oltre due secoli in Amazzonia, solo loro possono proteggere questo bene comune. Come dice  Suamar Juan Utitas Untsui capo Shuar di Sapap Naint: "Noi non permettiamo a coloro che vogliono sfruttare la terra per ottenere petrolio, miniere d’oro e altro, di distruggere il nostro patrimonio, perché questo luogo ci appartiene, ci ha generati e ha generato l’umanità. Noi che viviamo qui dalle origini abbiamo il compito morale di difendere il nostro patrimonio. Il nostro popolo si sente unito all’Ecuador e al mondo e vuole essere una civiltà etica che basa le proprie ispirazioni sull’idea dell’unione e della condivisione. La società Shuar educa e fa crescere i propri giovani e membri nel rispetto dell’evoluzione urbana circostante, ma soprattutto nel capire che facciamo parte di un tutto in cui è fondamentale rispettare e mantenere la foresta per il bene di tutta l’umanità. Ci sentiamo orgogliosi di aver conservato per secoli la foresta per il nostro paese e per tutte le persone che sapranno capire questo valore. È sempre più urgente per il nostro popolo avere il controllo di queste riserve vergini perché solo noi le conosciamo veramente e possiamo proteggerle".

È possibile aiutare la comunità Shuar di Sapap Naint acquistando uno o più oggetti di seguito elencati, con la grafica esclusiva realizzata dall’artista Gianluca Balocco qui allegata: una T-Shirt (€ 10), una shopper-bag in tela di juta (€ 8) e una tazza (€ 8). I gadget saranno già disponibili da venerdì 10 agosto presso il bookshop di Castello D’Albertis fino a fine dicembre.

Della campagna “Io Shuar” fanno parte anche i due eventi nel mese di settembre, che si terranno presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo di Genova giovedì 6 e venerdì 21.

Giovedì 6 settembre avverrà un incontro con l’artista Gianluca Balocco e lo scrittore della testata ‘Il Fatto Quotidiano’ Fabio Balocco, per discutere i punti chiave del libro ‘Verde Clandestino’.

Nella data successiva, venerdì 21 settembre 2018, per tutta la giornata ci sarà una straordinaria opportunità di farsi ritrarre sul set fotografico ‘Io Shuar’ con oggetti Shuar della collezione museale e ricevere la propria immagine formato 30x40 per concessione dell’artista (offerta libera a partire da € 50).  A causa di posti limitati è necessario prenotarsi allo 010 2723820.

Il progetto “Io Shuar” ha visto il contributo organizzativo di: ‘Lameladivetro’ (LMdiV), ‘Movimento Cristiano Lavoratori’ (MCL) e ‘Ente Nazionale Tempo Libero’ (ENTeL) ed il supporto comunicativo del Comune di Genova e della Cooperativa Solidarietà e Lavoro scs-onlus.  

RG

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