In vista del consiglio monotematico su Scarpino e sulla gestione dei rifiuti, i gruppi consiliari del Partito Democratico, di Lista Crivello e Movimento 5 Stelle, hanno presentato al presidente del consiglio comunale Piana un documento che sarà discusso e votato in aula il 14 agosto, contenente alcune richieste all'Amiu.
"Chiediamo che Amiu S.p.A. ottenga il prolungamento dell’affidamento del servizio in scadenza nel 2020 per tutte le attività del ciclo integrale dei rifiuti - scrivono in un comunicato stampa dedicato alla questione Partito Democratico e lista Crivello - Riteniamo indispensabile che Amiu sia messa nelle condizioni di gestire non solo la raccolta ma anche lo smaltimento dei rifiuti, attraverso la realizzazione di impianti di sua proprietà nel polo di Scarpino, che interrompano lo smaltimento fuori regioni, e consentano la dismissione in tempi brevi dell’impianto di Volpara".
"Chiediamo trasparenza sui conti di Amiu - si legge ancore nella nota stampa - attraverso la convocazione di una commissione entro il 15 settembre per fare chiarezza sul fabbisogno dell’azienda, sul costo dello smaltimento dei rifiuti fuori regione, sui risparmi annunciati in sede di approvazione Tari a febbraio, sulle consulenze affidate a soggetti esterni. Oltre all’aumento della raccolta differenziata e al potenziamento delle isole ecologiche, chiediamo che Amiu proceda entro il 31/12/2018 con l’assunzione di nuovo personale per raggiungere gli obiettivi di raccolta e sostenibilità economica previsti dal piano industriale".
Ecco nel dettaglio le richieste che i partiti di opposizione chiedono di prendere alla giunta Bucci; il sindaco dovrebbe impegnarsi:
- a garantire che Amiu S.p.A. società in house del Comune di Genova, possa gestire l’intera filiera dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento con impianti di proprietà dell’azienda, collocati in via prioritaria nel territorio del Comune di Genova;
- ad ottenere entro il 31 dicembre 2018, da parte della Città Metropolitana, il prolungamento dell’Affidamento in scadenza nel 2020 per tutte le attività del ciclo integrale dei rifiuti, per un periodo di almeno 12-15 anni necessario per l’ammortamento degli impianti;
- che AMIU si proponga quale gestore unico dei servizi di gestione integrata dei rifiuti nell’ambito della Città Metropolitana, anche attraverso la cessione di quote societarie ai Comuni che lo richiedano appartenenti alla Città Metropolitana, mantenendo la proprietà dell’azienda interamente pubblica;
- a prevedere la chiusura del ciclo dei rifiuti nell’ambito della Città Metropolitana di Genova, mettendo in condizioni Amiu S.p.A. di realizzare entro il 2019 il polo impiantistico mantenendone la proprietà, che comprenda l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) e altra impiantistica in sito, con capacità di trattamento idonee;
- a dare mandato affinché l’impianto TMB previsto a Scarpino sia finalizzato al massimo recupero di materia, escludendo la possibilità di produrre CSS, come già previsto e considerato nel Piano Metropolitano dei Rifiuti in esito al procedimento di VAS, approvato in data 18 luglio 2018;
- a prevedere un sistema di monitoraggio e controllo dei flussi di trasferimento dei rifiuti differenziati ed indifferenziati da e verso il polo di Scarpino;
- ad avviare la progressiva dismissione del polo impiantistico di Volpara, entro e non oltre dicembre 2020, con conseguente individuazione di aree alternative idonee;
- ad avviare una valutazione di impatto sanitario delle emissioni prodotte dall'impianto la Volpara e ad aprire un tavolo tecnico per arrivare a definire un regime prescrittivo che limiti i fenomeni emissivi nelle more della chiusura di detto impianto.
- ad assicurare la massima trasparenza circa la situazione contabile e patrimoniale di AMIU S.p.A., mettendo a disposizione dei Consiglieri Comunali la relazione semestrale di Amiu in apposita commissione consiliare da tenersi entro il 15 settembre 2018, nonché i report su base trimestrale relativamente all’andamento della raccolta differenziata (per frazione merceologica), ai costi di smaltimento, ai relativi ricavi e delle consulenze affidate, dando visibilità delle scelte di mercato effettuate nella scelta degli impianti di destinazione ed evidenziando in modo particolare gli extracosti rispetto al conferimento pre-chiusura della discarica
- a istituire nuove isole ecologiche e a riorganizzare quelle esistenti, estendendone l’uso anche ad utenti commerciali, con aperture anche domenicali;
- a indicare quale impatto si prevede sulla TARI, a partire dal 2019 a fronte dell’incidenza degli extracosti per lo smaltimento e dei piani di investimento;
- a prevedere l’assunzione di nuovo personale per raggiungere gli obiettivi di raccolta e sostenibilità economica come previsto da piano industriale, entro il 31/12/2018.