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Attualità | 03 agosto 2018, 13:52

Ancora afa nel fine settimana, Genova stretta nella morsa del calore

Alte temperature, umido e disagio non mollano nel fine settimana: allarme caldo particolarmente forte su Genova

Ancora afa nel fine settimana, Genova stretta nella morsa del calore

Nessuna attenuazione della morsa del caldo che da giorni attanaglia Genova. Il nuovo bollettino del ministero della Salute diffuso questa mattina conferma per la giornata odierna una condizione bioclimatica di massima allerta (livello 3 – codice rosso), che, secondo le previsioni, proseguirà fino a domenica 5 agosto.

In una nota, il Centro di Competenza per la prevenzione dei danni da calore di Regione Liguria sottolinea che “la persistenza delle attuali condizioni bioclimatiche conferma che la città di Genova (come altre città italiane del Centro-Nord) è investita da una vera ondata di calore. La situazione pertanto obbliga ad una stretta sorveglianza clinica dei soggetti fragili ospiti delle strutture sociosanitarie” ricordando che “la maggior parte degli eventi negativi dovuti ad ondate di calore in un ambiente tutelato, come gli istituti che erogano assistenza socio-sanitaria, è prevenibile predisponendo misure di prevenzione, un attento monitoraggio ed un pronto intervento. Sulla base di quanto evidenziato – prosegue il Centro regionale - si conferma l’obbligo, già manifestato nella giornata di ieri, per le strutture sociali e sanitare di mantenere attive tutte le misure indispensabili per prevenire eventuali danni da calore: la climatizzazione nelle aree degenziali o almeno nelle sale di socializzazione e ristoro e nelle palestre regolando la temperatura intorno ai 24 gradi; in caso di climatizzazione limitate alle aree di socializzazione e palestre, far trascorre agli ospiti delle strutture almeno 8 ore diurne nelle aree climatizzate; monitorare lo stato di idratazione degli ospiti, garantendone una correzione tempestiva in caso di necessità; richiamare il personale sui segni che possono indicare un colpo di calore, attivando i protocolli di intervento; ricordare che le persone affette da deterioramento cognitivo sono particolarmente suscettibili ai danni da calore, sia perché non manifestano i segni della disidratazione, sia perché spesso in trattamento con antipsicotici che per l’attività anticolinergica riducono la sudorazione provocando ipertermie maligne; per lo stesso motivo – conclude - considerare con attenzione la somministrazione per via generale  di farmaci ad attività anticolinergica”.

RG

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