Visita istituzionale questo pomeriggio del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani nella sede della Regione Liguria, ricevuto dal Presidente Giovanni Toti e da parte della Giunta.
"Abbiamo colto l'occasione per riceverlo per la prima volta ufficialmente qui - ha detto Toti al termine dell'incontro - e per affrontare alcuni temi di importanza fondamentale come il bilancio europeo, l'utilizzo dei fondi di coesione, temi che decidono delle politiche di spesa e della programmazione regionale e per i quali vorremmo più autonomia. Abbiamo ascoltato il Presidente, abbiamo sfruttato l'occasione di avere da lui informazioni di prima mano e gli abbiamo dato qualche suggestione dal nostro punto di vista. L'agricoltura ad esempio è un settore sul quale abbiamo molte aspettative di crescita, ancorché rappresenti per la Liguria una parte di pil relativamente piccola rispetto a logistica, trasporti e turismo. Per le infrastrutture invece l'attuale crescita sta facendo diventare la Liguria il polo logistico più importante del paese, il 60% delle merci in entrata e in uscita dall'Italia passa da qui: gli investimenti per mantenere la competitività dei nostri porti sono fondamentali e i fondi sviluppo e coesione sono essenziali. Abbiamo fatto il punto anche sul fondo di solidarietà relativo agli eventi del 2013 che Genova e Liguria inizieranno a spendere nei prossimi mesi. In questo ultimo scorcio di legislazione europea ci sono molte cose da definire dal punto di vista amministrativo: sappiamo che il Presidente Tajani sta lavorando a un sistema di garanzie con una specie di fondo rotativo che consenta alle regioni di riutiizzare i fondi strutturali non spesi: sarebbe bello che si concretizzasse, che le regioni virtuose fossero premiate in seconda battuta in modo da consentire di arrivare alla fine di ogni programmazione ad esaurimento dello stock stanziato, che poi è una variabile fondamentale del pil del nostro continente".
"Dobbiamo impedire che ci sia un taglio penalizzante per l'agricoltura e quindi anche per questa regione che ha un'agricoltura di grande qualità - ha detto Tajani - Sui fondi di coesione invece sono convinto, dai dati che abbiamo, che l'Italia non subirà tagli perché purtroppo non cresce come dovrebbe crescere, mentre altri paesi hanno migliorato le performance. Io credo a un'altra Europa: né Viesegrad né l'asse franco tedesco, credo a un'Europa che svolga un ruolo politico, che protegga i cittadini e li veda più protagonisti, che sappia affrontare i problemi dell'immigrazione, del terrorismo, della disoccupazione giovanile. Sono grandi questioni che vanno affrontate insieme: o le risolviamo a livello europeo o non le risolviamo. Serve un salto di qualità: se l'Europa non fa questa scelta rischia un lungo declino. Con il Presidente Toti (che conosce bene il parlamento europeo, i suoi meccanismi, cosa si può fare e dove si può incidere) concordiamo sulla necessità di essere più presenti come Italia a Bruxelles, dove si combatte una guerra di trincea su ogni materia: per questo abbiamo parlato anche della legge elettorale e della rappresentatività dei territori".