Il Festival in una notte d'estate di Lunaria Teatro - che questa sera giovedì 19 luglio propone “L’arte di saper invecchiare”, riflessione serena ed ironica sulla terza età dell’attore e regista Pietro Nuti che, a 90 anni, porta in scena le pagine del De Senectute di Seneca - si appresta ad ospitare uno degli spettacoli più originali ed attesi di questa sua 21ª edizione: sabato 21 luglio in piazza San Matteo a Genova, e lunedì 23 all'Arena Conchiglia di Sestri Levante nell'ambito della rassegna Teatri di Levante in collaborazione con il Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo The Hub, sarà infatti di scena la “Medea Kalì” del giovane ed apprezzato drammaturgo francese Laurent Gaudé, interpretata da Viviana Lombardo e con la traduzione e regia di Beno Mazzone.
Medea ha ucciso i suoi bambini. Il tempo è trascorso ma l’idea che i suoi figli riposino in terra greca le è insopportabile. Ritorna sulla tomba dei suoi figli per portarli via e perché la sua vendetta sia totale. Si accorge allora che è seguita da un uomo che non conosce. Fa attenzione a non avvicinarsi mai, ma la segue ostinatamente. Le piace la sua presenza. Gli parla. Questo sconosciuto sarà il suo prossimo amante o il più feroce dei suoi nemici? Sente che sarà ben presto nelle sue grazie. Perché è bello e perché Medea non ha mai saputo resistere alla bellezza degli uomini. Scritta nel 2003, Medea diviene, nella scrittura di Gaudé, la dea della morte, della danza e dell’amore e viene rinominata Medea Kalì, con una origine indiana, un nuovo popolo.
Drammaturgo e romanziere nato nel 1972, Laurent Gaudé, ha conseguito la laurea in Scienze dello spettacolo. Ha pubblicato con Actes Sud sei pièces di teatro e due romanzi. Conosciuto al grande pubblico grazie al Premio Concourt nel 2004 per il romanzo “Le soleil des Scorta”, è in teatro che Gaudè, autore di una tesi sull’arte scenica, inizia la sua carriera di scrittore. “Combats de possedée” (1999), “Onysos le furieux” (2000) – rappresentata per la prima volta al Théâtre National di Strasburgo -, “Les sacrifièes” sono testi messi in scena a Parigi, Berlino, Londra… Nel 2001 sono pubblicati “Pluie de cendres” (rappresentato al Teatro Studio dalla Comédie Française) e il suo primo romanzo “Crise”, mentre l’anno dopo i due testi teatrali “Cendres sur les mains” e “Le Trigre blue de l’Euphrate”. Con il suo secondo romanzo “La mort du Roi Tsongor” – tradotto e pubblicato in Italia da Adelphi – vincendo il Premio Goncourt degli studenti nel 2002, segna la sua notorietà. Recite iniziatiche e scene simboliche, l’autore rivisita un universo mitologico, coronato ogni volta, di uno stesso successo di pubblico e critica.