Simona Simonetti, capogruppo comunale della lista Per Finale, contesta severamente le dichiarazioni del sindaco Frascherelli in merito all’ordine del giorno dedicato a Piaggio Aerospace (leggi QUI).
Spiega Simonetti: “Le cose sono andate ben diversamente: c’è stato sottoposto a pochi minuti dall’inizio della seduta un ordine del giorno tecnico ricco di dati, datato 13 luglio, mentre il consiglio comunale era il 16. Perché non c’è stato mandato via mail appena lo hanno preparato? Davvero sarebbe stato così difficile metterci al corrente delle loro decisioni? Volendo, avrebbero avuto tre giorni per farlo”
Prosegue la capogruppo di Per Finale: “Io sono abituata a studiare, documentarmi e valutare con calma. Per votare un ordine del giorno con una tale complessità tecnica voglio prima parlare con sindacati e dipendenti, entrare nei fatti. La sensazione che ne ho tratto è che il tutto sia stato costruito in polemica con il Movimento 5 Stelle, il quale sta rivedendo in chiave critica certe promesse dell’ex ministro della difesa del PD Roberta Pinotti. Però tutto ciò è stato presentato alle 17:30 del lunedì poco prima del consiglio comunale; questo è un comportamento antidemocratico, per mettere il bavaglio all’opposizione che evidentemente per qualcuno deve solo votare senza porsi domande.
Se non si è di fronte a un evento urgente ed eccezionale da condannare e stigmatizzare, come può essere un attentato, una tragedia, un grave episodio di politica internazionale, ma si tratta come in questo caso dell’analisi di vicende economiche conosciute e che si protraggono da tempo, ci vuole il tempo di valutare. Perché questo tempo non ci viene dato?”
Conclude Simona Simonetti: “Vorrei che fosse chiaro che siamo usciti non in polemica con la Piaggio ma in polemica con questo comportamento ostile nei nostri confronti. Lo hanno fatto apposta per non darci il tempo di leggere il loro punto all’ordine del giorno. Noi consiglieri comunali di Finale siamo stati eletti per dare un giudizio sull’operato della maggioranza. Se non veniamo messi in condizione di conoscere le loro proposte e le loro scelte viene meno il nostro ruolo.
Mi sembra ovvio che il Comune di Finale non abbia potere legislativo sulle decisioni di Di Maio e sul Mise, si tratta quindi di un ordine del giorno politico. E prima di votare una posizione politica è legittimo sapere che di che cosa si sta parlando.
Il punto non era quello di essere favorevoli o contrari, il punto è la metodologia che ci ha letteralmente messo in condizione di non poter partecipare alla votazione. Ribadisco che siamo usciti per protestare contro questo atteggiamento della maggioranza, non certo contro la Piaggio Aerospace e contro le difficoltà affrontate dai suoi lavoratori. Ritengo che l’atteggiamento della maggioranza di manipolare la nostra decisione per ricavarne una notizia di accusa nei nostri confronti sia alquanto discutibile”.