Il cielo notturno si tingerà di rosso nella notte tra il 27 e il 28 luglio. Per astronomi, astrofili e semplici curiosi sarà uno spettacolo senza precedenti: la più lunga eclissi totale di Luna del secolo. Nella stessa notte si verificherà anche una grande opposizione di Marte. L'evento, già ribattezzato "la notte della Luna di Sangue", durerà 1 ora e 43 minuti. L'intero fenomeno, dall'entrata all'uscita della Luna nell'ombra della Terra, durerà invece 3 ore e 55 minuti.
L'orbita della Luna attraverserà completamente la zona d'ombra terrestre a causa dell'allineamento con la Terra. In prima battuta l'oscuramento sarà solo parziale e questo fenomeno avrà inizio alle 20,24 ora italiana del 27 luglio. Alle 21,30, il satellite entrerà nella zona d'ombra e avrà inizio l'eclissi totale, in uno stato in cui l'allineamento è quasi perfetto e l'oscuramento è totale. La massima oscurità sarà toccata alle 22,22 del 27 luglio. Poi la Luna uscirà dall'ombra e l'eclissi totale terminerà alle 00,19, lasciando spazio a quella parziale (penombra). L'eclissi parziale finirà all'1,28.
Sarà un mese speciale, quello di luglio, per l'osservazione della volta celeste. Due "palle di fuoco" saranno visibili nel cielo notturno: prima la Luna, resa di colore rosso per effetto dell'ombra creata dall'eclissi totale, e poi Marte, che trovandosi all'opposizione rispetto al Sole raggiungerà il massimo della visibilità il 31 luglio. L'Italia, come gli altri Paesi europei, è un luogo privilegiato per godersi l'intero spettacolo.
Alle 07,45 del 27 luglio la Luna si troverà all'apogeo, cioè alla massima distanza dalla Terra lungo la sua orbita (406.222 chilometri, contro una distanza media di circa 384.400 chilometri). Quattordici ore più tardi sarà piena: si tratterà quindi di una "mini Luna piena", e sarà la Luna piena più lontana dell'anno. Per l'osservatore il nostro satellite sarà più distante, sembrerà più piccolo e più lento che mai.
Quanto al Pianeta Rosso, passerà nel punto più vicino alla Terra (l'ultima volta risale al 2003). Marte verrà a trovarsi a 57 milioni di chilometri dal nostro pianeta, tanto da esser ben visibile anche ad occhio nudo. Per gli esperti, si tratterà del passaggio ravvicinato migliore degli ultimi 15 anni.