Attualità - 29 giugno 2018, 17:10

Multedo, riparte l’iter del centro polisportivo

Fanghella: “Avete visto che i soldi c’erano? Ora ci metteremo a lavorare con il Coni”. La parola d’ordine sarà condivisione: “Decideremo la soluzione migliore insieme ai cittadini”. Bucci: “Avanti dritti per riqualificare il quartiere, secondo il nostro impegno”

 

“I fondi per Multedo c’erano, avete visto? Non me li ero inventati”. Il giorno dopo l’ufficialità da parte della Regione Liguria dei quattro milioni stanziati per il quartiere ponentino, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Paolo Fanghella usa l’ironia: “Non sono abituato a vendermi cose che non ho. Non devo fare carriera politica, non devo mentire per fare strada. Ho sempre sostenuto che lo stanziamento per Multedo fosse solido e le mie parole sono state confermate. Ora si potrà finalmente andare avanti sul progetto del centro polisportivo, spero senza più polemiche”.

Fanghella, pegliese di origini, è assessore con ‘portafoglio’ piuttosto importante della sesta città d’Italia, ma tiene molto al ‘suo’ Ponente: “Siamo l’unica giunta che ha pronunciato, dopo anni di silenzio e indifferenza, la parola Multedo, e lo ha fatto in maniera continuativa, parlando di progetti in positivo per migliorare la vivibilità di tutta la zona”.

 

E’ un fatto di cronaca, e di questo va dato senz’altro atto alla maggioranza di Tursi e al sindaco Bucci. Che, ieri, alla notizia dello stanziamento regionale, è stato tra i primi a esultare: “Abbiamo mantenuto tutte le promesse fatte a Multedo alcuni mesi fa, quindi contiamo di realizzare la palestra polifunzionale come concordato con la cittadinanza e ora andiamo avanti dritti per arrivare agli obiettivi e per riqualificare un quartiere che da anni richiede attenzione da parte dell'amministrazione”.

Le risorse arrivano dal Fondo Strategico della Regione Liguria e sono state decise alla presenza del presidente Giovanni Toti, degli assessori regionali alla Cultura Ilaria Cavo, alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e all'Urbanistica Marco Scajola. “Abbiamo messo in piedi un'operazione importante - afferma Toti - a sostegno di investimenti necessari e strategici per il territorio ligure: opere mirate e fortemente richieste dagli enti locali e dai cittadini, che possono svolgere una funzione di volano a beneficio di zone che da troppi anni non vedevano alcun intervento e di ambito che riteniamo fondamentali per la crescita della Liguria”.

-Lo stanziamento più ingente - tra gli altri vi sono anche il Porticciolo di Nervi, la Fondazione Palazzo Ducale, il Teatro della Gioventù e il Teatro Stabile di Genova - riguarda proprio il nuovo impianto di Multedo.

“Quattro milioni dalla Regione - osserva Fanghella - e altri ottocentomila euro da parte del Comune. Una dotazione molto importante, che ci consentirà di fare ‘quasi’ quello che più ci piace”.

Da anni l’ex piscina Nico Sapio, dove in passato si allenarono fior di campioni, tra cui la bravissima nuotatrice Paola Cavallino, giace in uno stato di profondo degrado, così come i giardini Colandro adiacenti. La vasca è colma di spazzatura, gli spogliatoi distrutti, il tetto - che pure era stato dotato, inutilmente, di pannelli solari di ultima generazione - praticamente scoperchiato. E’ un ricettacolo per tossici e barboni. E il colpo di grazia lo hanno dato due incendi sviluppatisi nelle scorse settimane.

Ma ora quella brutta pagina sta per chiudersi. L’impegno è concreto e assolutamente serio. Siamo oltre le promesse. “Nei prossimi giorni - assicura Fanghella - attiveremo l’iter per far sì che i soldi effettivamente e materialmente ci entrino in cassa. Contemporaneamente, avvieremo incontri con il Coni e con la cittadinanza per capire che tipo di esigenze ci sono e che struttura si vuole realizzare”.

La parola d’ordine è condivisione. L’assessore di Tursi la pronuncia a più riprese: “Tutti i soggetti saranno coinvolti. A cominciare dal Coni, dai comitati cittadini e dalla popolazione. Ognuno potrà presentare la sua proposta, le idee migliori per il quartiere. Poi faremo una sintesi. Ci saranno prossimamente dei dibattiti pubblici ai quali inviteremo i residenti”. Un percorso ampiamente democratico: “Nei mesi scorsi si è parlato di un progetto che circolava. Voglio chiarire la cosa. Non esiste nessun progetto ufficiale. Si trattava di un semplice layout che abbiamo presentato alla Regione, di modo che potesse essere inserito nella pratica per la richiesta del finanziamento. Tutto lì. Il vero e proprio progetto è da mettere nero su bianco”.

Fanghella, che è architetto di professione, parla con cognizione di causa: “Uno dei primi incontri sarà con l’architetto Maurizio Maggiali, consulente regionale per l’Impiantistica Sportiva del Coni Liguria. Con i dirigenti regionali del Coni ci siamo parlati altre volte, ma adesso potremo finalmente essere operativi. Quanto alla progettazione finale, questa spetterà alle risorse interne del Comune di Genova. Abbiamo un’ottima struttura al nostro interno e la stiamo facendo lavorare, da quando ci siamo insediati, in maniera finalmente efficiente. Basti pensare che si stanno delineando ben 74 milioni di euro di opere pubbliche. Abbiamo decuplicato questa cifra, rispetto ai nostri predecessori”.

Ma cosa significa centro polisportivo? Non ci sarà più una piscina? “Tutto è da decidere”, replica Fanghella. Eppure, stando all’orientamento più recente, non pare ci sia spazio per un nuovo impianto natatorio. La zona, con la piscina di Pra’ perfettamente funzionante e con il complesso di Villa Gavotti, sarebbe in questo senso servita. L’idea circolata nei mesi scorsi era invece quella di un palazzetto dello sport destinato a varie discipline. Una palestra per ginnastica, arti marziali, basket, adatta anche a ospitare prestigiose manifestazioni. “Con oltre quattro milioni di euro - sostiene Fanghella - possiamo fare un bellissimo lavoro e toglierci una bella soddisfazione. Io sono molto fiducioso. Stiamo anche ragionando su un piccolo ampliamento del volume, in modo da realizzare una gradinata. Ma bisogna capire bene il vincolo autostradale rappresentato dal vicino casello di Pegli, se e dove è bypassabile. Faremo tutto con massimo impegno”.

E i tempi? “Questi finanziamenti regionali - conclude Fanghella - sono vincolati a un’indicazione cronologica. Contiamo perciò di completare la progettazione entro fine anno e di cominciare i lavori nel 2019”.

Alberto Bruzzone