Si è svolto presso il Cisef Gaslini di Genova il corso “Riabilitapectus”, incentrato sulle malformazioni toraciche, sul petto escavato e sul petto carenato.
Molti gli specialisti a convegno e impegnati nel workshop organizzato con l'aiuto di PectuSmile, per dare una risposta alle numerose richieste (fra i ragazzi e le famiglie del gruppo) di trattamenti fisioterapici post-intervento.
Spiega Laura Baracchi, della segreteria di PectuSmile: "Nei tre anni che seguono l'intervento di Nuss, i ragazzi, con problemi muscolari e posturali si trovavano davanti a professionisti che, nel trattare pazienti portatori di barra, non erano supportati da una letteratura adeguata in materia. L'11 febbraio 2017, nel corso del convegno 'Non cadete nel buco', massiccia era la presenza di fisioterapisti e studenti del corso di laurea in Fisioterapia e PectuSmile ha richiesto loro di impegnarsi per la stesura di un protocollo riabilitativo per il petto escavato, con lo scopo di dare un serio supporto a tutti i professionisti che si trovino a trattare un ragazzo operato nel triennio con la barra".
Sottolinea il dottor Michele Torre: "Stiamo parlando del petto escavato, o pectus excavatum, che è la più frequente delle anomalie del torace, e si manifesta solitamente nei primi anni di vita; c’è poi il petto carenato o pectus carinatum, che consiste in una protrusione delle cartilagini la cui comparsa si manifesta più avanti negli anni. Generalmente fra i 10 e i 16 anni di età è compreso il periodo di maggiore rilevanza per l’insorgenza e lo sviluppo della patologia. E’ importante ricordare, e a volte notiamo da parte di molti medici una certa sottovalutazione di quest’aspetto, che ci si rivolga ad uno specialista in tempo, perché esistono numerosi interventi non chirurgici, conservativi".
"Il fattore cruciale - prosegue il dottor Torre - è mettere in campo queste tecniche da subito, quando il torace del paziente è ancora elastico e può essere corretto con metodiche non chirurgiche. Verso i 15 o 16 anni di età infatti la cassa toracica diventa abbastanza rigida perché le cartilagini si trasformano definitivamente in osso, e a quel punto si è costretti ad intervenire chirurgicamente. Da questo punto di vista esistono anche metodiche mini-invasive per cercare di ridurre al minimo il dolore postoperatorio e le incisioni che si eseguono, con un evidente impatto positivo sulla vita dei ragazzi e delle ragazze che vengono operati".
Durante il workshop genovese i fisioterapisti partecipanti hanno avuto l'occasione di approfondire le modalità di trattamento del pectus excavatum e carinatum attraverso il riconoscimento dei bisogni che emergono dai ragazzi e dalle loro famiglie, dopo la dimissione e la condivisione delle esperienze di chi, da tempo, si occupa della presa in carico di ragazzi affetti da questa malformazione toracica.
Il dottor Michele Torre:
Laura Baracchi di PectuSmile: