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Politica | 19 giugno 2018, 15:35

Pastorino per la riapertura del presidio medico alle riparazioni navali

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria) sollecita l'amministrazione regionale e aggiunge: “Dopo il nostro intervento, l’assessore Viale interviene su aziende e Autorità Portuale”.

Pastorino per la riapertura del presidio medico alle riparazioni navali

La regione chiede formalmente la riapertura del presidio medico presso le riparazioni navali di Genova. È la decisione presa dall’assessore Viale a seguito dell’interrogazione presentata stamane in consiglio regionale dal capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, che ha denunciato la chiusura della struttura a settembre 2017 proprio in un momento in cui, invece, sarebbe necessario stroncare la piaga delle morti bianche e incrementare la sicurezza sui luoghi di lavoro.

"Si tratta di presidio sanitario in capo alle aziende e all’Autorità Portuale: un infermiere e un’ambulanza con autisti sempre presenti, più un medico in servizio per 4 ore al giorno. La struttura gestisce 600 casi all’anno, praticamente 2 al giorno. E sicuramente salva delle vite, impedendo che un incidente 'non letale' diventi 'letale' proprio grazie all’intervento immediato. Peraltro, un servizio che risolvendo gli incidenti più lievi, stabilizzando i casi più gravi e facendo prevenzione sul luogo di lavoro contribuisce ad alleggerire il carico degli ospedali –dichiara Pastorino - .  Eppure, lo scorso anno, qualcuno ha pensato che si potesse fare a meno di un servizio così indispensabile: sovvenzioni tagliate e chiamate passate alle pubbliche assistenze cittadine, con conseguenti ritardi rischiosissimi nei soccorsi".

"Secondo quanto riportato dall’assessore Viale, il presidio costava meno di 150.000 all’anno: a nostro parere una cifra assolutamente gestibile, se suddivisa fra Autorità Portuale e le 80 aziende delle riparazioni navali –commenta Pastorino -. Del resto non si può dare un prezzo alla vita umana. I revisori dei conti facciano il loro mestiere, ma non si può ridurre un problema del genere soltanto a questioni economiche. È il momento di ripristinare un diritto inalienabile".  

"La cronaca degli ultimi tempi è drammaticamente eloquente. Ma viviamo in uno strano Paese: da una parte le massime istituzioni si indignano ogni volta che si verifica un incidente mortale sul lavoro, ma dall’altra resta una legislazione debole e si taglia l’azione ispettiva, messa in condizione di non poter agire perché svuotata di funzioni e strumenti. Ci disperiamo per le morti bianche ma non garantiamo i servizi per evitarle – conclude Pastorino -. Siamo soddisfatti che, grazie al nostro intervento, l’assessore Viale abbia deciso di intervenire con urgenza su Autorità Portuale per la riapertura dell’ambulatorio. Perché ci misuriamo con un settore strategico per lo sviluppo economico locale e per il mantenimento del perimetro occupazionale; in cui però sono altissimi i rischi per l’incolumità e per la vita stessa dei lavoratori".

RG


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