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| 17 giugno 2018, 10:56

Sanità: le parole di Toti non convincono i Cittadini Stanchi di Albenga

Il gruppo impegnato nella salvaguardia del paese: "Davvero il presidente è convinto di costruire una sanità migliore? Allora si presenti davanti a noi e ci spieghi come"

Sanità: le parole di Toti non convincono i Cittadini Stanchi di Albenga

Le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che agli Stati Generali della Sanità ha affermato “Stiamo costruendo una sanità migliore” (leggi QUI), hanno suscitato diverse polemiche.

A Cairo Montenotte gli esponenti del Partito Democratico hanno manifestato il proprio disappunto (leggi QUI).

Ma proprio come Cairo, un’altra città della provincia di Savona soggetta alla privatizzazione ospedaliera è Albenga. All’ombra della Città delle Torri è sempre più attivo il gruppo dei “Cittadini Stanchi”, impegnato su vari fronti legati alla vivibilità, alla sicurezza e al decoro locali.

Dichiarano i Cittadini Stanchi: “Davvero Toti è convinto di costruire una sanità migliore? Benissimo, allora si presenti qui ad Albenga e ci spieghi quali progetti ha in mente e in che modo sta lavorando per garantirci migliori servizi e minori costi, così come ha appena dichiarato. Non ci sembra di chiedere molto, pretendiamo solo spiegazioni”.

“Riteniamo che sia legittimo da parte della gente chiedere spiegazioni e riteniamo che sia dovere di un pubblico amministratore darle. Inoltre pensiamo che l’atteggiamento di Toti e della vicepresidente Sonia Viale, che a più riprese hanno rifiutato un confronto chiesto dal nostro sindaco Giorgio Cangiano, sia una grave mancanza di rispetto verso un primo cittadino democraticamente eletto dalla popolazione”.

I Cittadini Stanchi concludono con una frecciatina: “Arriva l’estate e si moltiplicano gli eventi. In questi giorni abbiamo visto spesso numerosi esponenti dello schieramento di Toti nelle nostre zone, intenti a scattarsi selfie nell’ambito di manifestazioni culturali, artistiche, sportive… Come mai, invece, non li abbiamo mai visti farsi un selfie davanti all’ospedale quando la struttura viveva il suo apice di crisi, con reparti chiusi e quasi smantellati, per manifestare la loro solidarietà alla sanità locale?”

A. Sg.

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