Quanti di noi scrivono ancora a mano? C’è differenza fra la scrittura carta e penna e la scrittura digitale? Quali sono i vantaggi dell’una e dell’altra modalità di scrivere e quali effetti producono nel nostro vivere quotidiano? Quale supporto prediligono gli scrittori professionisti?
Nell’era dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale, della robotica il nostro mondo è sempre più digitale e interconnesso e influenza i nostri comportamenti, le abitudini, le scelte, i modelli educativi, i modi di studiare, di lavorare e interagire. In questo contesto, il dibattito sull’importanza della scrittura a mano è tutt’altro che sopito, anzi, coinvolge sempre più spesso studiosi della comunità scientifica, genitori, insegnanti e, almeno in parte, i cultori del componimento creativo.
A partire dal concetto di grafia come valore espressivo delle peculiarità individuali, nell'incontro conclusivo del ciclo "Avviamento alla scrittura" saranno affrontati sinteticamente questi temi.
Ne parlerà Maria Teresa Morasso, grafologa, specializzata in educazione del gesto grafico, docente in corsi di formazione per il personale della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, studiosa della scrittura autografa di grandi personaggi del mondo della cultura e referente A.G.I. - Associazione Grafologica Italiana per la Liguria.
L'appuntamento è per mercoledì 13 giugno, nella Sala dei Chierici della Biblioteca Berio, alle ore 17.