Il capogruppo di Rete a Sinstra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino ha presentato oggi in consiglio regionale un'interrogazione per incentivare l'avvio di percorsi formativi destinati a diffondere la conoscenza della cannabis terapeutica, valido strumento per migliorare la vita di numerosi malati.
Nettamente negativo il giudizio di Pastorino sulla risposta della Giunta: "Ancora una volta constatiamo che l’assessore Viale è a corto di argomenti sulla cannabis terapeutica a scopo medico - scrive Pastorino in un comunicato stampa dedicato alla vicenda - : stamattina abbiamo chiesto aggiornamenti sia sulla formazione del personale medico, per quanto riguarda la prescrizione e somministrazione della sostanza, sia sulla diffusione più efficiente e capillare dell’olio di cannabis, il preparato galenico che si sta dimostrando più efficace. Purtroppo oggi non registriamo alcun vero passo avanti; dunque resta lontana la speranza di assicurare continuità terapeutica ai circa 900 malati liguri che seguono queste terapie".
"La questione della cannabis terapeutica è tuttora complessa. I problemi irrisolti sono molti, a cominciare dall’approvvigionamento sempre carente; ma due questioni in particolare richiedono misure urgenti – spiega Pastorino -. Primo, non vi è adeguata formazione dei medici: si è compiuto qualche passo avanti grazie al corso per i farmacisti, però in Liguria le prescrizioni restano disomogenee, quindi si generano fenomeni di mobilità passiva verso le strutture più attrezzate come ASL2".
"E poi c’è la questione dell’olio di cannabis, indicato dagli esperti come il miglior sistema di somministrazione: l’olio viene prodotto in ASL2 e in ASL4, ma non a Genova. Dunque, anche in questo caso, assistiamo agli angosciosi spostamenti dei malati, anche oncologici, verso i centri di produzione – sottolinea Pastorino -. Un problema facilmente risolvibile, come abbiamo affermato più volte. Basterebbe istituire un unico centro di produzione dotato di distribuzione capillare, oppure stipulare convenzioni con le farmacie. L’importante adesso è trovare soluzioni che vadano incontro ai pazienti".
"Eppure non crediamo che questa situazione sia originata da difficoltà economiche. Semmai le carenze sono organizzative, e potrebbero essere facilmente superate con un minimo di attenzione. Però l’assessore Viale non ci fa sapere i suoi programmi in merito – conclude Pastorino -. Lungi da noi voler strumentalizzare la cannabis terapeutica a fini politici: il problema è reale, le persone soffrono veri disagi. Conosciamo il percorso straordinario avviato dal Gaslini, eppure anche qui si deve ricorrere alle tisane anziché all’olio, con tutte le difficoltà di assunzione che ne conseguono per i pazienti più giovani. Un atteggiamento ostinatamente incomprensibile, quello dell’assessore, anche per il fatto di non aver mai dialogato davvero con le associazioni che si occupano del problema".