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Genova | 11 maggio 2018, 16:33

Sciopero portuali: il consigliere regionale Pastorino in corteo

"I lavoratori - sottolinea il consigliere Pastorino - stanno esprimendo preoccupazione e rabbia perchè vedono messo a rischio il loro lavoro, la propria sicurezza e il futuro del Porto di Genova"

Sciopero portuali: il consigliere regionale Pastorino in corteo

Stamattina sul Lungomare Canepa ha avuto inizio lo sciopero nazionale dei portuali, organizzato dai sindacati di categoria CGIL, CISL e UIL.Al centro della protesta l'autoproduzione, atto che le compagnie di navigazione compiono quando incaricano i propri marittimi di caricare e scaricare le merci; lavoro che secondo la normativa spetta invece ai portuali, formati adeguatamente per svolgere questo lavoro in sicurezza. Le compagnie di navigazione, facendo svolgere ai propri marittimi queste operazioni senza le necessarie autorizzazioni, non rispettano la legge. Si stimano da due a cinque casi di tentata autoproduzione al giorno, una violazione palese delle normative vigenti, dato che l'autorizzazione non è stata mai nemmeno richiesta.

I sindacati chiedono al Prefetto un incontro col Governo per far rispettare le leggi vigenti. L'accusa a livello locale è rivolta alle istituzioni, Autorità portuale in primis, per non aver mai dato risposte e i sindacati chiedono che venga riconosciuto il fatto che le operazioni di messa in sicurezza del carico devono essere svolte dai lavoratori portuali, che garantiscono competenza e rispetto delle norme di sicurezza del porto di Genova.Dove non c'è questo modello, in Italia, ci sono più infortuni. "È fondamentale esserci fin dall'inizio - ha dichiarato il consigliere regionale Gianni Pastorino, già presente alle 8.00 del mattino dal Ponte Etiopia - per dimostrare la propria solidarietà ai lavoratori, perché le ragioni della protesta sono soprattutto garantire la sicurezza nei processi lavorativi portuali e impedire che si possa utilizzare manodopera non competente violando il sistema portuale ligure. È un momento importante che vede le componenti del porto insieme per una battaglia del lavoro. L'obiettivo è quello di impedire incidenti, garantire la sicurezza ed evitare morti bianche che non meno di un mese fa hanno funestato il porto di Genova". La partecipazione dei lavoratori ha superato ampiamente le aspettative, in particolare da parte della Compagnia Unica Lavoratori Merce Varie (CULMV). "I lavoratori - sottolinea il consigliere Pastorino - stanno esprimendo preoccupazione e rabbia perchè vedono messo a rischio il loro lavoro, la propria sicurezza e il futuro del Porto di Genova". Dopo tanti anni i portuali, al coro di "il lavoro e nostro e non si tocca", sono tornati a occupare le strade per rivendicare il loro diritto al lavoro e alla sicurezza.

RG


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